Ad Alessandria del Carretto, dopo dieci anni, riapre la Scuola Primaria
A volte i miracoli, piccoli o grandi che siano, avvengono: mentre si discute della lotta allo spopolamento dei i borghi montani, in un piccolo paese abitato da meno di 400 anime resilienti, una scuola torna ad aprire
ALESSANDRIA DEL CARRETTO – A volte i miracoli, piccoli o grandi che possano essere considerati, avvengono. Capita così che, mentre si discute della lotta allo spopolamento dei i borghi montani, in un piccolo paese dell’arco ionico calabrese, abitato da meno di 400 anime resilienti, una scuola, con sede in un edificio ottimamente tenuto, ma chiusa da dieci anni per mancanza di alunni, torna ad aprire.
Con il nuovo anno scolastico infatti la Scuola Primaria, che aveva serrato i propri cancelli due lustri fa, torna ad accogliere i giovanissimi studenti.
«Oggi per noi Amministratori e per l’intera comunità alessandrina è un giorno felice – si legge sui profili social del Comune di Alessandria del Carretto – L’inizio dell’Anno Scolastico 2022-2023 segna un traguardo importante per tutti, ma soprattutto per i nostri bambini i quali finalmente hanno ottenuto gli stessi diritti di tutti gli altri, il diritto all’istruzione nel proprio paese. Finalmente riprendono le attività scolastiche in maniera normale dopo un lungo periodo segnato dalla pandemia. Auguri di buon inizio ai bambini della Scuola dell’Infanzia, agli studenti della Scuola Primaria, alle loro famiglie, al Dirigente scolastico, agli insegnanti e ai collaboratori scolastici affinché sia un anno proficuo e ricco di soddisfazioni. L’Amministrazione comunale continuerà a dare tutto il supporto necessario affinché il nuovo anno scolastico proceda nel miglior modo possibile».
Il merito di questo successo va al sindaco Domenico Vuodo e a tutta la sua squadra amministrativa, che non si è mai arresa ed ha lottato, prima per la riapertura della Scuola dell’Infanzia e poi per quella della Scuola Primaria.
Un traguardo non da poco se pensiamo a quanto sono penalizzati gli studenti, soprattutto i più giovani, costretti a fare fin dalle prime ore del mattino, per tutto l’anno scolastico, chilometri e chilometri sui pulmini scolastici, tra i monti, per raggiungere la scuola più vicina.
Inutile, o forse no, sottolineare l’importanza di queste piccole grandi conquiste per il tessuto sociale di una realtà, qual è Alessandria del Carretto o altre realtà montane, che lottano per affermare il proprio diritto all’accesso ai diritti fondamentali, come quello all’istruzione, a pari di realtà più facilitate dall’orografia del territorio.