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Dissesto, il Comune assicura «massima attenzione per i torrenti» ma sta iniziando a montare la protesta

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CORIGLIANO-ROSSANO - Dissesto, il Comune assicura «massima attenzione per i torrenti» ma sta iniziando a montare la protesta. I cittadini che vivono a ridosso dei corsi d'acqua che sono diventate delle vere e proprie bombe ambientali per le loro condizioni di degrado e abbandono sono sul piede di guerra. È notizia di oggi che i residenti di contrada Vallato-Sant'Irene che vivono con lo spettro del Grammisato stanno organizzando la mobilitazione per chiedere alle istituzioni interventi urgenti e risolutivi delle condizioni di dissesto in cui versa il torrente.

Questo vale per il Grammisato ma anche per il Coriglianeto che sono due dei corsi d'acqua iper-attenzionati per i loro stato "altamente pericoloso" e che potrebbe provocare danni abnormi e irreparabili in caso di pioggia persistente.

Oggi il comune torna a precisare, anche in risposta alle dichiarazioni del consigliere regionale Pasqualina Straface che proprio ieri era ritornata sulla questione (ne abbiamo parlato qui). «Il settore Ambiente del comune di Corigliano-Rossano, la Protezione Civile e il primo cittadino - si legge nella nota del comune - nel corso del tempo, hanno più volte sollecitato interventi che esulano l'ordinario per via della incuria ultraventennale che ha interessato gli alvei, e che costringono l'ente ad interventi di urgenza come avvenuto nella parte bassa del Grammisato (Cino piccolo)».

«È fatto ormai noto  - prosegue la nota - che non è sufficiente una pulizia di vegetazione infestante poiché è necessario sradicare veri e propri arbusti presenti nell'alveo ed in altri tratti rinforzare gli argini o ripararli, a garanzia della sicurezza dei luoghi e delle persone ed è per questo che, senza mai trascurare un costante monitoraggio, soprattutto durante condizioni di meteo avverse, e provvedendo a sopralluoghi ripetuti ed alla ordinaria, ovvero, piccola manutenzione, si continua a chiedere l'intervento della Regione, di Calabria Verde e del Consorzio di bonifica».

Nelle more della sottoscrizione della convenzione annuale con Calabria Verde, che è stata sottoposta al comune «soltanto l'11 agosto ed in riscontro ad un sollecito del Sindaco, con l'avvicinarsi della stagione delle piogge», si auspica in interventi di eliminazione degli "accrescimenti vegetativi" e materiale sedimentato che come specificato nell'allegato esplicativo della Dgr n. 301 del 2013, esula dalla ordinaria manutenzione.

È del 22 agosto la nota della protezione civile regionale che ricorda agli enti preposti le loro competenze, e sottolinea che tra le funzioni della Regione rientra il finanziamento degli interventi di "tutela delle risorse idriche e dell'assetto idraulico", senza i quali è impossibile per l'ente comunale eseguire importanti e risolutivi interventi necessari alla prevenzione del rischio idrogeologico. Ai comuni spettano interventi di piccola manutenzione, salvo le competenze dei consorzi di bonifica, ed il pronto intervento, oltre che le opere a difesa del suolo (prevenzione di eventi franosi).

Dal palazzo di città, pertanto, si auspica in una piena contezza da parte della regione su quanto segnalato innumerevoli volte affinché si investano risorse di cui i comuni possano usufruire per opere di sbancamento di sedimentazioni e vegetazione oltre che di profilatura degli argini.

«Probabilmente, piuttosto di cercare di scaricare responsabilità sui comuni per ragioni puramente partitiche e senza alcun fondamento amministrativo – commenta il sindaco Flavio Stasi - chi occupa ruoli istituzionali in Regione dovrebbe iniziare a svolgere il proprio dovere, ovvero iniziare a preoccuparsi di far funzionare un minimo gli apparati di competenza regionale che, in particolare sul dissesto idrogeologico, sono totalmente immobili ed assenti sul nostro grande territorio». 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia