Ufficio anagrafe aperto anche di domenica: monta la protesta ad Altomonte
Nella polemica irrompe anche il segretario comprensoriale della Fp-Cgil: «Si rischia di creare confusione tra i cittadini e anche interruzione di servizio»
ALTOMONTE - «L’Amministrazione comunale di Altomonte sta creando disservizi ai propri cittadini». Ne è convinto il sindacalista Vincenzo Casciaro, segretario generale della Fp-Cgil Tirreno-Sibaritide-Pollino. La contesa sociale e sindacale si annoda tutta sulla decisione da parte del governo civico di estendere l’apertura degli uffici anagrafe e stato civile anche ai giorni di sabato e domenica. «L’Amministrazione comunale - denuncia Casciaro - non ha tenuto conto che avrebbe dovuto avere a disposizione altro personale».
L’anagrafe del comune di Altomonte, per quanto sostiene Casciaro, può oggi contare su pochissime unità lavorative, peraltro part time. Il risultato di questo "esperimento" è stato che «lunedì 18 luglio, gli uffici anagrafici sono rimasti chiusi al pubblico. E probabilmente succederà ancora nei prossimi giorni, perché quegli uffici non possono reggersi su turni lavorativi costituiti da una sola persona».
Con scelte che la Fp Cgil non esita a definire «sbagliate e anzi dannose», l’Amministrazione Comunale di Altomonte «sta creando disorientamento fra i suoi cittadini, che a questo punto non hanno nessuna certezza sugli orari e i giorni di apertura al pubblico degli uffici anagrafici».
«L’anagrafe di un Comune - precisa ancora Casciaro - non è un ufficio privato, per il quale si può arbitrariamente decidere di restare aperti o chiusi. L’anagrafe ha degli obblighi nei confronti della Cittadinanza, e deve garantire orari certi nei giorni feriali, per come previsto dalle normative vigenti. Per questo motivo, la Fp-Cgil ha presentato un esposto alla Prefettura di Cosenza, denunciando che l’Amministrazione comunale non garantisce adeguati orari di apertura e chiusura degli uffici, né riesce ad implementare le poche risorse umane oggi presenti all’anagrafe».
Da qui le richieste del sindacato: «Basterebbe - dice Casciaro - che le poche risorse orarie e umane, ad oggi disponibili, siano distribuite nei giorni canonici di apertura, in modo da garantire un buon servizio ai Cittadini. Basterebbe che l’Amministrazione Comunale revocasse la balzana idea di apertura domenicale, per concentrare le poche risorse umane nei giorni necessari. Cosa che la Fp-Cgil ha ribadito alla stessa Amministrazione, che però fino ad ora è rimasta sorda. Solo che, nel tentativo di strafare, l’Amministrazione comunale - conclude - sta mettendo in subbuglio tutto il personale dipendente e sta creando scompiglio e incertezza fra i Cittadini altomontesi».