Caldo rovente nella Sibaritide: la temperatura al suolo “tocca” picchi superiori ai 50 gradi
È questa l'immagine che restituisce il satellite Copernicus pubblicata da Ingv Ambiente basata sui dati del servizio di monitoraggio dell'ambiente. Il nord est della Calabria ed il crotonese le aree più calde della regione

CALABRIA - Caldo rovente in Calabria, e non solo… le regioni vicine come la Puglia e la Sicilia sono letteralmente “arrostite” dal sole: è questa l'idea suggerita dalla mappa pubblicata da Ingv Ambiente basata sui dati del Servizio di monitoraggio dell'ambiente del satellite Copernicus. L'immagine indica la temperatura del suolo (Lst) misurata dal satellite Copernicus Sentinel3. E a far compagnia "nella brace" alle due regioni meridionali c'è anche la Calabria del nord-est e particolarmente alcune aree della Piana di Sibari dove la temperatura al suolo ha sfiorato i 50° al suolo.
Questa la legenda: «La Lst (Land Surface Temperature) è la temperatura a terra, da non confondersi con la temperatura dell'aria. Mentre le previsioni meteorologiche utilizzano le temperature dell'aria previste, lo strumento satellitare (Sea and Land Surface Temperature Radiometer) misura la quantità reale di energia che si irradia dalla Terra. Pertanto, la mappa mostra la temperatura effettiva della superficie terrestre qui raffigurata, che di solito è significativamente più calda della temperatura dell'aria. La mappa mostra che nelle zone più calde le temperature raggiunte il giorno 27 giugno sono superiori ai 55 gradi. Le zone prive di colorazione sono quelle non osservabili a causa della copertura nuvolosa».
In Calabria il colore prevalente è l’arancione ed il rosso, con punte di "nero" nella Sibaritide e nel Crotonese. Questo significa che il caldo ha toccato il picco dei 40/45 gradi. Che l’estate sarebbe stata calda, anzi caldissima ne eravamo a conoscenza, e questi picchi altissimi e queste temperature infernali lo confermano. L'immagine è fornita da Adam Platform, la porta d'accesso ai dati dell'osservazione della Terra prodotti da organizzazioni come l'Agenzia Spaziale Europea (Esa).