Assunzioni Oss: a Catanzaro chiedono le graduatorie della Regione Puglia
Ne dà notizia Davide Tavernise consigliere regionale M5S che considera illegittima l'iniziativa dell'amministrazione comunale catanzarese. La priorità va a Cosenza e Vibo Valentia
REGGIO CALABRIA - «E' privo di ogni senso logico, l'atto di indirizzo dell'amministrazione comunale di Catanzaro con cui si chiede di "predisporre ogni iniziativa utile” affinché la Regione Calabria richieda alla Regione Puglia la graduatoria Oss al fine di procedere all'assunzione delle figure professionali necessarie negli ospedali calabresi».
Lo dichiara Davide Tavernise, capogruppo M5S in consiglio regionale della Calabria, attraverso un comunicato stampa.
«A nulla vale l'integrazione finale con cui “si raccomanda di vagliare la possibilità di effettuare gli scorrimenti anche per le graduatorie ancora vigenti in Calabria”, se non a dimostrare la non conoscenza della questione. Un atto di indirizzo – afferma Tavernise - a ridosso delle imminenti amministrative catanzaresi, che potrebbero vedere, molto probabilmente, un cambio alla guida della città, che travalica oltremodo i confini comunali e vuole incidere sulle scelte sanitarie regionali travalicando gli organi competenti e vuole semplicemente giustificare una parvenza di interesse per la questione sanitaria catanzarese. A tutti gli effetti dunque un becero atto di campagna elettorale. Un atto che se avesse una sua concretezza futura risulterebbe illegittimo stante la recente sentenza del consiglio di stato».
«E' condivisibile viceversa ogni pubblica denuncia che solleciti le necessarie e improcrastinabili assunzioni nella sanità regionale, anche alla luce del piano operativo della Regione relativo alla "Missione 6" del Pnrr, per cui stante la deficitaria carenza infrastrutturale calabrese, la decisa lontananza dalla rete ospedaliera di numerosissimi comuni, la scarsa rete di assistenza sul territorio, sono previsti 61 case della comunità e 20 ospedali di comunità – dichiara Tavernise - strutture di assistenza sanitaria prossime al cittadino che necessitano, se non vogliono restare cattedrali nel deserto, del necessario personale, anche, Oss, e per la quale non si può non attingere, in via prioritaria e fino ad esaurimento delle stesse, dalle due esistenti graduatorie calabresi, nello specifico quella di Cosenza e quella di Vibo Valentia».
«Non si può non condannare, dunque – conclude Tavernise - l'iniziativa dell'amministrazione catanzarese e per il tempismo dell'atto e per il merito della questione e che va ad alimentare, inutilmente, una tensione sociale già alimentata da due anni di pandemia e da un conflitto nel cuore dell'Europa, che rende precaria la situazione economica nel nostro Paese».