Trebisacce celebra Alfredo Lutri, eroe che dal passato insegna ancora al futuro
E' stato sancito nel corso di una cerimonia solenne il gemellaggio con il corpo dei bersaglieri ed è stato istituto il premio Alfredo Lutri.
TREBISACCE - Chissà cosa pensava Maria Giuseppa Costa, mamma di Alfredo Lutri, bersagliere di Trebisacce insignito della medaglia d'oro al valore militare, mentre il Re d'Italia, Vittorio Emanuele III, appuntava sul suo petto, custode di un cuore ferito dalla perdita del proprio figlio, il prestigioso riconoscimento.
Chissà cosa pensava Alfredo Lutri quando, a bordo della sua Moto Guzzi, sentì il rumore dei proiettili che lo colpivano, e che sforzo ci volle per mantenere, se pur ferito, la lucidità e il sangue freddo necessari per tornare all'accampamento lasciato poco prima per un'esplorazione in territorio nemico, e riportare al campo base il suo commilitone, Germano Narduzzi, ferito e privo di conoscenza.
Chissà quale fu il suo ultimo pensiero quando, morente, dopo aver fatto rapporto sulla posizione nemica e raccomandato agli altri bersaglieri di non badare a lui ma di prendersi cura del compagno, chiuse gli occhi, perdendo la vita a Pokrowskoje in Russia durante la II Guerra mondiale.
Chissà, se madre e figlio avrebbero potuto immaginare che decenni dopo, un'intera cittadina, ancora una volta, si sarebbe unita nel ricordo del militare, in una cerimonia solenne che ha emozionato e commosso gli astanti.
Tutto è iniziato dalla presentazione del volume "La moto di Alfredo", frutto del lavoro di alcuni studenti dell'I.C. Alvaro di Trebisacce, guidati dalla professoressa Fatima Ruggio. In quell'occasione le massime autorità provinciali del corpo dei Bersaglieri, ospiti del dirigente Giuseppe Solazzo, lanciarono la proposta di un gemellaggio tra la città di Trebisacce e il corpo dei Bersaglieri, in onore di Alfredo Lutri, idea accolta con entusiasmo dal Commissario straordinario Carlo Ponte, che attivò tutta una serie di meccanismi procedurali e istituzionali che hanno condotto alla giornata di oggi.
Ma il legame tra Alfredo Lutri e Trebisacce, solido e splendente come può essere solo l'orgoglio di una madre per il proprio figlio prediletto, affonda le radici nel tempo ed ebbe grande lustro tanto con lo spettacolo teatrale "Alfredo Lutri. Storia di un giovane eroe" messo in scena nel 2003 dall'Associazione e compagna teatrale L'Albero della Memoria guidata da Piero De Vita, tanto in occasione dell'intitolazione della piazza principale del corso cittadino al militare caduto in guerra, ad opera dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Mariano Bianchi.
Insomma, Trebisacce non hai mai dimenticato il proprio eroe.
Oggi 5 maggio, questa rotta del ricordo e della celebrazione ha un nuovo punto cardinale, cioè il gemellaggio siglato tra la Città di Trebisacce ed il 1° Reggimento Bersaglieri di stanza Cosenza, a cui si aggiunge la creazione del Premio Alfredo Lutri, finalizzato a perpetuare la memoria dell’illustre cittadino della realtà ionica. Il premio, che avrà cadenza annuale, verrà assegnato ad un soggetto che si sia distinto per azioni o attività connotate da altruismo, sacrificio, solidarietà ed impegno sociale, svolte con dedizione, generosità e in modo totalmente disinteressato.
Accompagneranno il premio due menzioni speciali, denominate “Amico di Alfredo” e “Commilitone di Alfredo” da assegnarsi, rispettivamente, a minori che si siano distinti per atti significativi e concreti di altruismo e solidarietà compiuti verso terze persone in ambito familiare, scolastico o sociale e a militari del Corpo dei Bersaglieri che abbiano compiuto azioni di valore, altruismo, solidarietà, sacrificio ed amore verso la propria Patria e verso il prossimo.
Nel corso della solenne cerimonia di oggi, allietata dalle musiche della prestigiosa Accademia musicale Gustav Mahler di Trebisacce, sono intervenuti, insieme a Carlo Ponte, Commissario Straordinario del Comune di Trebisacce, alla sub commissaria Antonella Vecchio, al segretario comunale Roberto Amerise, al comandante del corpo di polizia locale, Marilena Donadio, ai responsabili comunali Magda Fioriello e Carmela Vitale, il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, il generale dei bersaglieri Massimiliano Quarto, il colonello Massimo Scotti, il vescovo di Cassano allo Ionio, Mons. Francesco Savino.
Alla presenza di studenti, dirigenti e professori delle scuole di ogni ordine e grado è stata svelata l'opera che concretizzerà l'aspetto materico del premio Lutri, che verrà assegnato nel prossimo futuro, frutto di un concorso di idee tra tutti gli istituti scolastici. A vincere la competizione progettuale gli studenti Vincenzo Valicenti e Swami Palermo, del corso di Grafica e Comunicazione dell'I.T.C. G. Filangieri di Trebisacce, con l'opera "La verità del cuore".
Al termine della cerimonia, che ha avuto come madrina Debora di Gesu, pronipote di Lutri, e che ha registrato il toccante intervento di Mariapina Carpino, figlia di Vittoria Lutri (sorella di Alfredo Lutri), nipote dell’eroe di guerra, un corteo guidato dalla fanfara dei bersaglieri, ha raggiunto la piazzetta dedicata all’illustre cittadino di Trebisacce e che ospita il busto in bronzo dell’eroe, per rendere omaggio alla sua memoria deponendo una corona di fiori.
Il trasporto emotivo di tutti coloro che hanno partecipato all’evento è stato intenso: nel celebrare il ricordo Alfredo Lutri si è voluto ridestare la consapevolezza in ciascuno che l’altruismo, l’eroismo, l’abnegazione, il sacrificio per i propri simili non sono solo buone e teoriche idee per scrivere trame di appassionati fiction o romanzi, ma anche e soprattutto, moti dell’animo insiti negli uomini e nelle donne che riescono a proiettare nel tempo e nello spazio, con il loro esempio, un faro, una luce, una bussola morale e comportamentale, fondamentale per chi crede, o spera, in un futuro migliore, privo di follie come la guerra che ha visto cadere nel conflitto mondiale il giovane calabrese poco più che ventenne. L’esempio di Alfredo Lutri, ricordato oggi a Trebisacce, giunge dal passato ma ci proietta nel futuro di ogni giorno.