Basta precarietà, i tirocinanti della Provincia di Cosenza chiedono «prospettive di lavoro Vero»
Il primo passo, che è stato concordato al tavolo tecnico tra il sindacato e il Presidente Occhiuto, sarà quello di uno screening più approfondito per costruire tutta una serie di percorsi davvero realizzabili
COSENZA - Si è tenuta ieri, nel rispetto delle normative anti-covid, l’assemblea dei tirocinanti del l’Ente Provincia di Cosenza, con del Segreterie Nazionali e Regionali di Uiltemp-Uil, Felsa-Cisl, Nidil-Cgil, nelle persone di Gianvincenzo Benito Petrassi, Luca Muzzopappa, Oreste Valente, Giorgio Turboli, Gianni Tripoli e Ivan Ferraro.
Un incontro richiesto dai tirocinanti, circa 50, che stanno partecipando al Tirocinio di Inclusione Sociale per supportare l’ente in varie attività amministrative e di manutenzione del patrimonio, al pari dei 4500 colleghi che in vari enti ospitanti, per la maggior parte Comuni.
«La preoccupazione – si legge nella nota stampa congiunta delle Segreterie NIdiL CGIL, FeLSA CISL, UILTemp CALABRIA - è che, alla fine di quest’anno i progetti scadranno e, dal punto di vista normativo, non vi sarà possibilità di ulteriori rinnovi. D’altra parte, questa vasta platea di lavoratori, ambisce a prospettive più solide che non sia il ripetersi del tirocinio, che non prevede contributi, tutele quali la malattia o le ferie».
«Una preoccupazione – spiegano - riscontrata dai Sindacati Confederali che da anni seguono questi lavoratori e che, nel tempo, hanno richiesto soluzioni concrete e fattibili, a fronte di parole spesso sbandierate da più parti che poi, puntualmente, si sono concretizzate in un nulla di fatto. Il dialogo con la nuova Giunta Regionale e con il suo Presidente, Occhiuto, è nelle fasi iniziali, poiché l’entità della platea costituisce un problema economico e normativo di non semplice soluzione, ma che va affrontato nella sua complessità, con parole di verità ed evitando facili populismi. Per questo il primo passo, è stato concordato al tavolo tecnico tra il sindacato e il Presidente Occhiuto, sarà quello di uno screening più approfondito sulla composizione per età, professionalità, competenze e, su questa base, costruire tutta una serie di percorsi davvero realizzabili che diano prospettive di lavoro vero, finalmente, dopo tanti anni».
«Capire chi può essere accompagnato ad un prossimo pensionamento o quali possono essere gli incentivi economici o i nuovi strumenti derivanti dalle risorse comunitarie e del PNRR che possono essere messe in campo per dare risposte concrete a chi in questi anni ha contribuito alle nostre comunità, comporta assunzioni di responsabilità anche rispetto aspettative che hanno avuto riscontro nella scorsa tornata elettorale, dove il tema dei tirocinanti ha trovato spazio, talvolta forse in modo troppo sbrigativo. Su questi temi e con questo spirito Uiltemp-Uil, Felsa-Cisl, Nidil-Cgil hanno proposto un cammino comune che continuerà nel confronto con i tirocinanti sul tutto il territorio regionale» concludono.