Castrovillari, 80 prestigiose pergamene latine tornano in Città dopo il restauro
Questo patrimonio archivistico unico in Calabria torna nel capoluogo del Pollino dopo il restauro realizzato dall’Archivio di Stato di Cosenza
CASTROVILLARI - «Le 80 pergamene latine, donate nel 1962 dal marchese Gaetano Gallo alla Biblioteca civica "Umberto Caldora" di Castrovillari, datate dal 1485 al 1788, sono tornate, finalmente, in città dopo il restauro realizzato dall'Archivio di Stato di Cosenza, al quale è stato fornito il materiale necessario gentilmente offerto dalla Delegazione castrovillarese dell'A.I.C.C. presieduta dal docente Leonardo Di Vasto».
Lo rende noto il presidente della quarta Commissione consiliare permanente, Carmine Vacca il quale, a nome e per conto del Comune, ha avuto l’incarico di essere Testimone del delicato “passaggio”.
«Al Direttore dell'archivio di Cosenza, Giovanni Battista Scalfari, e al restauratore Giuseppe De Rose- ha dichiarato l’esponente dell’Amministrazione Lo Polito - va un sentito ringraziamento per aver ridato decoro a tracce indelebili quanto notevoli per la storia castrovillarese e per le attività umane che vi si registrano».
«Le 80 pergamene – ha ricordato ancora il consigliere Vacca- sono state studiate dallo storico Giuseppe Russo e pubblicate nel volume "La Certosa di San Nicola di Castrovillari", edizioni A.I.C.C. Queste pergamene, tra l’altro, con le altre 123 e le 8 greche (211 in totale) già restaurate, costituiscono un patrimonio archivistico unico in Calabria».
«È nostra ferma convinzione -ha aggiunto - che ogni istituto culturale (quali Biblioteca, Archivio o altro) debba mettersi al servizio della comunità a cui appartiene per rilanciare e affermare la portata documentaristica della nostra città. Questo patrimonio potrà essere usato come riferimento per studiosi e studenti interessati ad ampliare le proprie conoscenze, e sicuramente arricchirà anche l’offerta turistica dando al borgo un valore aggiunto particolare».
«Naturalmente- ribadisce il consigliere - la scuola deve essere la prima destinataria e interlocutrice di questo inestimabile patrimonio».
Elementi, insomma, fondamentali per ricostruire, rileggere e far conoscere la nostra storia e del Territorio. Non a caso Castrovillari nell’Ottocento era ritenuta dagli storici calabresi la “città delle pergamene” perché dotata di un patrimonio notevole.
E, nonostante diversi documenti siano andati dispersi o distrutti, ancora oggi la locale Biblioteca Civica “Umberto Caldora” conserva un numero piuttosto elevato.