Ance Calabria presente all'assemblea nazionale a Roma: «Pronti a fare il nostro lavoro»
È quanto ha dichiarato il presidente di Ance Calabria e di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante a margine dei lavori dell'Assemblea pubblica dell'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili tornata a riunirsi in presenza
ROMA - «In piena sintonia con le aspettative del Paese ed in perfetta linea con il tema della nostra Assemblea, noi siamo pronti in tutti i sensi. A fare la nostra parte come imprenditori e come cittadini per restituire fiducia, speranza e prospettive di futuro dopo il lunghissimo travaglio cui ci ha costretti la pandemia».
È quanto ha dichiarato il presidente di Ance Calabria e di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante a margine dei lavori dell'Assemblea pubblica dell'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili tornata a riunirsi in presenza a Roma.
Al completo la rappresentanza calabrese all'importante appuntamento nazionale con i presidenti Luigi Alfieri di Catanzaro e Michele Laganà di Reggio Calabria, il vice presidente di Ance Calabria Giuseppe Chisari, i consiglieri Roberto Rugna e Maurizio Scutieri ed il direttore Luigi Leone.
Molto positivi i commenti sulla relazione svolta dal presidente di Ance Gabriele Buia che ha snocciolato i temi che maggiormente stanno a cuore alle imprese edili senza tralasciare gli aspetti di interesse più generale per l'intero Paese soprattutto per quanto attiene alle possibili ricadute economiche e sociali.
«Dati, analisi e previsioni possono concordare in senso positivo – ha commentato il presidente di Ance Calabria Perciaccante – a patto di saper sfruttare al meglio le occasioni e le opportunità offerte dalle tante misure e provvidenze messe in campo tanto dall'Europa che dal governo nazionale. Le aspettative per la ripartenza del Paese e del territorio calabrese sono alte – ha concluso Perciaccante – occorre fare in fretta tanto a livello politico che tecnico, innalzando il livello delle competenze e di efficienza degli uffici preposti a tradurre il tutto in azioni concrete e bandi di gara».
Le emergenze a cui far fronte sono tante secondo gli imprenditori edili e rischiano di rallentare il Pnrr, a cominciare dall'aumento eccessivo delle materie prime con la connessa difficoltà a reperirle: l'acciaio è aumentato del 243%, l'energia del 225%, le plastiche del 10%. Il presidente di Ance Gabriele Buia ha auspicato che in relazione all'aumento dei prezzi si preveda a livello strutturale «da subito nel nuovo Codice una norma per l'adeguamento automatico dei prezzi, come avviene in Europa. Nella Legge di Bilancio che il Governo si appresta a varare in queste ore ci auguriamo – ha detto il presidente Buia – che venga prevista un'estensione della misura per i lavori pubblici e spazio per il mercato privato consentendo, comunque e in ogni caso, alle imprese di poter rinegoziare tempi e condizioni per le esecuzioni dei lavori».