Altomonte, presentato il progetto "Calabria straordinaria"
Orsomarso: «Per la prima volta in 40 anni la Regione coinvolge tutti gli operatori del turismo e tutte le eccellenze in un “project people” per riscrivere lo storytelling di una Calabria inedita ed emozionale»
ALTOMONTE - «Per la prima volta in 40 anni la Regione Calabria coinvolge tutti gli operatori del turismo e tutte le eccellenze in un “project people”, in un percorso che va oltre il racconto di una terra fatta di mare, monti, colline e paesaggi uguali e identici ad altri posti nel mondo, per costruire una mappa dei marcatori identitari distintivi e riscrivere lo storytelling di una Calabria inedita ed emozionale».
È quanto ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Turismo e Internazionalizzazione, Fausto Orsomarso, presentando oggi, ad Altomonte, “Calabria Straordinaria”, il progetto-quadro di comunicazione strategica e di riposizionamento nazionale e internazionale dell’immagine complessiva della regione che parte dall’analisi, dallo studio, dalla mappatura, dalla valorizzazione e, infine, dalla proiezione socio-economica interna ed esterna dei Marcatori identitari distintivi (Mid).
«La Calabria – ha aggiunto Orsomarso – è anche quella di Epeo, ideatore del Cavallo di Troia; del Codex purpureus rossanensis; del Tritone alpino calabrese, anfibio preistorico che abita i laghi di San Benedetto Ullano e Fagnano Castello; di Luigi Lilio, matematico cirotano inventore del Calendario gregoriano; dell’Elefante di Campana; del Teorema di Pitagora sviluppato a Crotone; della Sacra spina di Umbriatico; di Cecilia Faragò, di Simeri Crichi, l’ultima donna processata per stregoneria».
Nel corso della conferenza stampa, Orsomarso ha anche consegnato all’agrichef Enzo Barbieri l’attestato di Ambasciatore della Calabria straordinaria, come riconoscimento a lui e alla sua famiglia per l’impegno portato avanti da oltre 50 anni nel promuovere il made in Calabria nel mondo.
All’incontro ha fatto seguito, nel pomeriggio, il forum con gli stackholders dell’incoming del turismo.
Il momento di formazione si è concentrato principalmente sulla definizione di marcatori identitari distintivi che rappresentano, per ogni territorio, il valore aggiunto più interessante e spendibile, in termini di costruzione e di condivisione di un nucleo di storytelling, finalizzato a rafforzare la capacità attrattiva ed emozionale e le strategie di posizionamento di una qualsiasi destinazione turistica.
«È marcatore identitario distintivo – è stato sottolineato durante l’incontro – quell’elemento che, dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico, agroalimentare, antropologico, è riconducibile a un determinato territorio, non necessariamente in modo immediato né preponderante, ma che dal punto di vista comparativo può essere considerato e definito unico nel suo genere, secondo i criteri interpretativi già utilizzati dall’Unesco per la valutazione e selezione dei siti patrimonio dell’umanità».