Cassano, «Chiuse le attività commerciali, ma non si pensa ai ristori» l’accusa di Guerrieri (Mcc)
Il Politico: «Queste situazioni fanno emergere palesemente l’impreparazione della classe dirigente che governa la Città»
CASSANO ALLO JONIO - «Non ci sono notizie confortanti per i commercianti cassanesi sui ristori. Le attività chiuse, grazie ad una Ordinanza emanata dal primo cittadino del Comune di Cassano, non vedranno nessun bonus, nessuna indennità una tantum per i tartassati delle partite iva».
È quanto afferma Michele Guerrieri del “Movimento Civico di Centro Cassano” che così continua: «Eppure, tantissimi i Comuni che hanno già proceduto all’elargizione del contributo. A Cassano
si parla, di un credito d’imposta, di una detassazione usufruibile l’anno prossimo a pandemia (speriamo) terminata. Non è chiaro nemmeno su quali imposte si potrebbe usufruire di tale decurtazione».
«Mi chiedo – aggiunge - a cosa serve tutto ciò? Perché prima si dichiara di non poter chiudere
tutto, perché non ci sarebbero i fondi necessari per i ristori ai commercianti, e poi si chiude lo stesso? Chi ripagherà i commercianti per queste 3 settimane? Per non dimenticare la chiusura di buona parte di marzo, aprile e maggio, o di essere stati uno dei pochi Comuni nelle festività di pasqua a vietare anche l'asporto ai bar-ristoratori».
«Queste situazioni – conclude - fanno emergere palesemente l’impreparazione della classe dirigente che governa la Città. Ascolto e dialogo, basterebbe questo per iniziare un percorso nuovo, e tanto buon senso. Vigileremo ed attenderemo notizie ufficiali nel merito. Chi è titolare di attività nel Comune di Cassano non può essere lasciato solo».