Show Down: «La tesi dell’inattendibilità generalizzata dei tamponi rapidi è fuorviante»
Il Movimento: «Continuiamo a sostenere l’utilità sociale dello screening e il contributo al sistema sanitario rappresentato dal ricorso ormai diffuso ai tamponi antigenici rapidi»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Alla luce soprattutto delle costanti conferme degli esiti registrati al test molecolare, non riteniamo si possa minimamente sostenere la tesi dell’inattendibilità generalizzata dei test somministrati, con l’ausilio di personale medico specialistico impiegato sia per effettuare che per processare i tamponi rapidi nasofaringei».
È quanto affermato dal Movimento Civico “Show Down” che in un comunicato così scrive: «Il Movimento Civico Show Down, pur evidenziando i limiti del sistema sanitario regionale e la situazione emergenziale in cui il territorio della Sibaritide in particolare si trova a fronteggiare una pandemia di proporzioni enormi, ha sempre sottolineato ed elogiato l’impegno che gli uffici territoriali e il personale sanitario stanno profondendo da ormai diversi mesi con estrema difficoltà e abnegazione».
«Ancora di più, - continua - il Movimento ha avuto modo di apprezzare la puntualità e lo zelo dell’instancabile lavoro messo in campo dal locale Dipartimento Igiene e Sanità Pubblica, diretto egregiamente dal dottor Martino Rizzo, di cui abbiamo atteso con ansia, soprattutto nelle tristi ore di giornate buie di lockdown, il bollettino quotidiano dei contagi».
«Un bollettino social sempre caratterizzato da dati puntuali e da oneste indicazioni sulle drammatiche difficoltà che si presentano quotidianamente per le nostre deboli strutture sanitarie. Tuttavia – afferma - quelle comunicazioni, che hanno ormai assunto il carattere di informazione istituzionale degli uffici aziendali territoriali, di recente non ci trovano concordi, soprattutto sull’utilità sociale e sul contributo al sistema sanitario rappresentato dal ricorso ormai diffuso ai tamponi antigenici rapidi».
«È con recente circolare n. 705 dell’08/01/2021 che il Ministero della Salute, - si legge - in considerazione dell’evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche, ha aggiornato la definizione di caso COVID-19 delineando le nuove strategie di testing e screening in sostituzione delle indicazioni contenute nelle precedenti circolari».
«Nel documento si ribadisce che il “gold standard diagnostico” è rappresentato sia dai tamponi molecolari sia dai test antigenici di ultima generazione, - afferma - che si avvicinano al massimo livello di affidabilità. Per questo il Ministero ha raccomandato “il ricorso a test antigenici rapidi che abbiano i seguenti requisiti minimi di performance: ≥80% di sensibilità e ≥97% di specificità”».
«Il Movimento – aggiunge - già da qualche mese ha messo in campo sul territorio una campagna gratuita di tamponi antigenici di ultima generazione, i cui esiti positivi sono stati puntualmente comunicati agli uffici territoriali, al pari delle indicazioni sulla tipologia di test somministrato nonché sul relativo lotto di appartenenza».
«Non riteniamo – ribadisce - si possa minimamente sostenere la tesi dell’inattendibilità generalizzata dei test somministrati né tantomeno riteniamo si possa insinuare la inutilità sociale dello screening, che renderà pure dura la vita agli uffici aziendali ma che, grazie alla consapevolezza di essere contagiosi, di vite potrebbe averne già salvate più di qualcuna».
«Ci auguriamo, pertanto, di riprendere a leggere informazioni coerenti e non fuorvianti, proprio al fine di evitare allarmismi nella popolazione e, soprattutto, indifferenza rispetto al lavoro di medici e professionisti che dedicano quasi tutte le loro domeniche alla solidarietà, in un territorio che continua ad avere bisogno di dati concilianti e di collaborazione tra cittadini ed istituzioni. Perché se la guerra la fanno i soldati, occorre rispettare anche chi si arruola volontario e combatte senza divisa, senza riconoscimenti, ma non senza onore» conclude.