Fame di calcio a Corigliano, l'appello di Elia ad unire le forze
L'ex presidente dei bianco-azzurri: «La Prima categoria è un campionato particolare, non vanno disperse le forze». E sul futuro: «I tifosi sentono il bisogno di una grande squadra unica coriglianese»

CORIGLIANO-ROSSANO - Calcio e divisioni, la querelle continua. Nonostante tutta una serie di riunioni, ufficiali e non, resta confuso il futuro del calcio a Corigliano.
Partiamo dai punti fermi. Ci sono due squadre che per la stagione ormai alle porte hanno diritto a disputare il torneo di Prima Categoria. Il Corigliano Calcio ed i Rangers Corigliano. In entrambe le dirigenze si punta sull'appartenenza bianco azzurra, nessun punto d'incontro con l'area urbana di Rossano, su questo nessun dubbio. Ma andiamo avanti. Si vive da giorni una fase di stallo, con percorsi paralleli e timidi tentativi di unione tra le due società.
L'ex presidente del Corigliano Cosimo Elia lancia un ultimatum : «Non è assolutamente auspicabile una dispersione di forze, specie per una categoria come la Prima. Corigliano calcistica, deve avere pazienza e programmare. Se la società dei Rangers acquisisce un titolo di Promozione ben venga, ma non è l'unica condizione per tentare di ragionare tutti insieme. Mi auguro che tutti i dirigenti di entrambe le società capiscano che solo lavorando in modo unitario sarebbe possibile aprire un corso duraturo, divertente e vincente».
Ancora Elia, passando anche per la questione campo : «Il Città di Corigliano, si spera, possa essere pronto per la nuova stagione, a prescindere dalle squadre che ne chiederanno l'utilizzo. È un bene della città e non può restare nelle condizioni degli ultimi anni. I lavorI, pare, siano in dirittura d'arrivo, questa è una bella notizia».
Tornando alle questioni prettamente calcistiche Elia precisa : «Per fare calcio ci vuole competenza, disponibilità economica e rispetto dei ruoli, sono convinto che se ci si siede attorno ad un tavolo, senza pregiudizi, si può costruire qualcosa di importante. È un mio pensiero, ma ascoltando anche qualche tifoso storico, mi sto rendendo conto che gran parte degli sportivi della città sarebbero contenti di avere un'unica forte squadra da sostenere. Anche alla luce di quanto accaduto in passato, tra fallimenti, dispersione di forze e gelosie che non hanno portato a nulla».
Il chiarimento finale sui rapporti personali tra dirigenti : «siamo tutti amici, io ne sono forse la testimonianza più spontanea. Ho sostenuto i Rangers con un contributo nella stagione appena trascorsa, sono nella dirigenza del Corigliano, ho a cuore i colori bianco azzurri da sempre, invito tutti i componenti delle dirigenze a riflette. Ancora siamo in tempo per costruire un Corigliano forte ed unito».
La prossima, sarà, obbligatoriamente, la settimana decisiva. O uniti o ognuno per se. - di Matteo Monte