Da Corigliano alla gloria: Giovanni Sisca celebra il trionfo in Coppa Italia del Bologna
Ieri ad alzare con entusiasmo il Trofeo Nazionale il medico sociale della squadra, il coriglianese Giovanni Sisca: «Felicità immensa, la serata di ieri è una gioia da condividere con gli affetti più cari»

CORIGLIANO-ROSSNAO - E coppa fu. Il Bologna F.C. si è portata a casa la Coppa Italia dopo mezzo secolo, battendo in finale il Milan. Una vittoria conquistata con merito e sul campo, che sancisce la crescita di una formazione, quella rossoblù ormai tra le big del campionato italiano e non solo. Dopo la partecipazione alla Champions ora una bella coccarda da esibire sulla maglia la prossima stagione. Premiato l'esodo dei tifosi bolognesi all'Olimpico di Roma ieri sera, per il consueto atto conclusivo della coppa nazionale.
Ma andiamo a casa nostra. Ieri ad alzare con entusiasmo il Trofeo Nazionale il medico sociale della squadra, Giovanni Sisca. Ne avevamo parlato qualche giorno fa, raccontando della carriera prestigiosa nel mondo del calcio e della medicina sportiva del coriglianese ormai mezzo emiliano. Durante la gara diversi gli interventi in campo, per soccorrere giocatori e prestare le cure del caso, poi gli interminabili minuti di recupero ed ecco arrivare la gioia finale.
Attimi di trepidazione vissuti in panchina,poi, subito dopo il fischio finale, qualche pensiero verso gli affetti più cari. Una forte emozione, per una data, quella del 14 maggio 2025 che resterà ben impressa nella memoria del medico partito da Corigliano con entusiasmo e passione per lo sport, che oggi festeggia ripensando magari a decenni, non ce ne voglia, di sacrifici a bordo campo. Sempre al seguito della squadra, sempre presente ad ogni allenamento, con una smisurata passione e levando tempo alla famiglia.
Dopo la vittoria le sensazioni, tra qualche abbraccio, tanti messaggi e brindisi festosi : «Al triplice fischio finale mi è passato un film davanti di tutta la mia vita professionale. Ho sbagliato tanto ma ho sempre vissuto con la testardaggine che se uno qualcosa la vuole veramente e si adopera per costruirla, prima o poi arriva. È stata un’emozione immensa e la gioia più grande è stata ricevere tanti messaggi da amici calabresi tifosi del Milan, ma meno tristi perché un loro amico conterrone aveva vinto. L’amicizia, soprattutto degli amici di sempre, è un valore inestimabile ed inalienabile. Li porto tutti nel mio cuore. Grazie a tutti per quello che siete riusciti a regalarmi. Eternamente grato!».
di Matteo Monte