Anche la sede Inps verso la chiusura?
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ROSSANO – La sede Inps di Rossano, con la chiusura del tribunale, non ha più un ufficio legale, né un avvocato che si occupi in loco del contenzioso. Ovvio che tale competenza sia stata trasferita a Castrovillari ed è facile immaginare che qualche vocina interessata, stia sussurrando al regista del trasferimento del tribunale, di spostare l’Agenzia complessa da Rossano, al capoluogo del Pollino.
È pur vero che la sede Inps di Rossano i gradi li ha persi lungo il cammino a seguito della controriforma. Ma è altrettanto vero che il passaggio da sede sub-provinciale ad Agenzia complessa, ha comportato una perdita progressiva di funzioni, magari poco avvertita dagli utenti, ma molto significativa per i lavoratori.
La sede autonoma di produzione che era prima Rossano, poteva contare su tutte le linee funzionali autonome. Oggi il livello è stato smembrato fra Rossano e la sede provinciale e quella regionale.
Il fatto stesso che non ci sia un direttore, ma un delegato di quello provinciale, la dice lunga sulla spoliazione intervenuta.
L’economato è stato cancellato di colpo. Anche per una penna o una lampadina ci si deve rivolgere a Cosenza, con tutte le diseconomie ed i disagi che ciò comporta.
Certo i 90 dipendenti tirano avanti come possono, nel senso che, abituati a soddisfare l’utenza, nulla fanno trasparire all’esterno e cercano, con ogni mezzo, di sopperire alle lacune determinatesi.
Un esempio su tutti: il trasferimento delle funzioni esercitate dall’Inpdap, senza incremento di personale, ha significato che un dipendente di un ente locale può rivolgersi alla sede Inps di Rossano, chiedere informazioni sulla propria pensione, ma senza che vi sia stato un trasferimento di aliquote di personale dello stesso istituto, in grado di dare risposte.
Eppure i diciotto comuni sui quali ha la giurisdizione ed i 160.000 abitanti che assiste, non dovrebbero consentire il minimo ripensamento circa il permanere dell’Agenzia complessa a Rossano, salvo verificare eventuali pressioni opposte che potrebbero far assestare alla città un colpo definitivo con lo scippo della sede Inps.
Per il comune sarebbe anche un danno notevole in termini economici. Infatti, gli oltre 100.000 euro all’anno di affitto, sarebbero altrimenti difficilmente recuperabili se l’istituto migrasse altrove. Insomma una brutta storia rispetto alla quale le forze politiche e le istituzioni dovrebbero già aver acceso una spia rossa di allarme, anche perché dello spostamento Inps c’è chi ne parla come impossibile e chi, al contrario, sussurra di interessamenti trasversali, di forme di risparmio che la spending review legittimerebbe.
Eppure il gabinetto diagnostico può vantare dati di tutto rispetto in termini di efficacia ed efficienza.
Nel corso del 2013 sono pervenuti dalle commissioni ex ASL 6608 verbali fra invalidità civile e Legge 104/92 e sono state effettuate presso il centro medico legale INPS di Rossano 1467 visite dirette fra invalidità civile e L. 104/92. Grazie al sistema informatico creato dall’INPS ed alla grande collaborazione dei presidenti delle commissioni per l’invalidità civile del distretto Rossano – Corigliano, gli assistiti hanno avuto tempi di convocazione a visita entro 90 giorni dalla presentazione della domanda, con notevole accorciamento dei tempi di attesa che, fino a qualche anno fa, erano di oltre 365 giorni.
Con la costante partecipazione dei medici INPS alle commissioni anche i tempi di validazione dei verbali si sono accorciati, in modo da ritenere possibile, in un prossimo futuro, di dare una risposta definitiva ai cittadini entro i 120 giorni dalla presentazione della domanda.
Insomma non un paradiso, ma un ente che funziona e che Rossano non può e non deve perdere.
g.l.p.