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Rossano, sistema viario in tilt a causa del dissesto idrogeologico

2 minuti di lettura
di MATTEO LAURIA Si ha quasi l’impressione che in alcune zone la città stia cadendo a pezzi. È allarme nel centro storico dove le uniche arterie di collegamento sono a rischio “frana”: la provinciale 177 e la 188 del traforo. L’unico ingresso parzialmente sicuro rimane la strada di Celadi. Altre interruzioni di minore entità toccano il tratto della vecchia statale 106 nei pressi di Piragineti. Le attuali condizioni di estremo disagio sono state assunte in esame dal dirigente nazionale di FdI-AN Ernesto Rapani il quale ha chiamato in causo il presidente dell’ente Provincia di Cosenza Mario Occhiuto nonché il massimo responsabile in Calabria della protezione civile Carlo Tansi. «Non consentiremo l’isolamento del centro storico e di Piragineti». Il noto professionista mette in evidenza come «una comunità di circa 6500 abitanti di certo non possa rimanere con una sola via di comunicazione, peraltro nelle condizioni in cui versa. Con l’accesso da Celadi in condizioni assolutamente precarie a causa delle ormai note vicende alluvionali, che fra l’altro hanno colpito anche via Minnicelli, arteria di fondamentale importanza e collegamento essenziale fra la parte alta e bassa del borgo antico e con l’imbocco del Traforo serrato, non resta altro che confluire e defluire su Porta Capuccini, tra l’altro dovendo passare da quel tratto di strada, nei pressi dell’Anfiteatro, anch’esso a rischio frana e, per questo, transennato. E non solo. Perché la segnalazione di pericolo, quella specie di cunetta in cemento, rappresenta in se un ulteriore problema, restringendo notevolmente la carreggiata. Chi sale dallo scalo, in sostanza, a causa della curva non può vedere se sull’altro senso di marcia vi sia un altro mezzo che, nel frattempo, sta rientrando sull’altra carreggiata per evitare la segnalazione della frana. Il tutto crea un imbuto molto pericoloso ed a serio rischio di incidente, dovendo alternarsi, entrambi i sensi, su una sola corsia in piena curva». L’ex amministratore, al fine di tutelare l’incolumità delle persone «e dopo aver registrato numerosissime e continue lamentele a causa degli enormi disagi da parte di cittadini e commercianti di Rossano Alta»  ha chiesto un incontro  al Commissario di Polizia, il Vicequestore Raffaele De Marco, «affinché intercedesse presso le autorità competenti e la Provincia di Cosenza, con l’intento di risolvere nel più breve tempo possibile questa gravissima problematica, evitando, di fatto, anche problemi di ordine pubblico».Il dirigente di polizia «si è fatto immediatamente carico del caso, interpellando gli organi provinciali preposti ed i tecnici addetti al controllo della galleria che, nei giorni scorsi, hanno relazionato sulla pericolosità della struttura in cemento». A seguire il rappresentante di Fdi –An ha «interessato del problema per iscritto il Commissario delegato alla Protezione civile regionale, Carlo Tansi, ed ha allertato per telefono il presidente della Provincia, Mario Occhiuto, il quale ha assicurato la sua presenza in loco nei prossimi giorni per effettuare un sopralluogo, così da verificare in prima persona a quanti e quali disagi, quanti e quali pericoli è soggetta la popolazione». Al presidente Occhiuto, Rapani ha «manifestato le gravi preoccupazioni per lo stato in cui versa anche il vecchio tracciato della ss 106 che dallo scalo raggiunge contrada Piragineti, l’unica percorribile in direzione ospedale.  Dai tecnici della Provincia è stato assicurato che le verifiche nella galleria del Traforo per eventuali lavori di recupero saranno avviate lunedì prossimo». Una analoga posizione è stata assunta dall’ex sindaco Tonino Caracciolo, il quale ha invece chiesto di essere ricevuto dal commissario prefettizio Aldo Lombardo sulle questioni attinenti il dissesto idrogeologico ma anche su altro. Il territorio soffre e non poco. Ha bisogno di interventi strutturali che richiedono tuttavia ingenti poste di finanziamento, altrimenti saremo di fronte alla esecuzione di provvedimenti transitori che lasciano il tempo che trovano.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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