Di SAMANTHA TARANTINO Con molta probabilità, in occasione dei
Fuochi di San Marco, verrà inaugurato il percorso alternativo del tratto della galleria paramassi del Traforo». Questo fa sapere la responsabile dell’Ufficio Turismo, Benedetta De Vita, introducendo alla presentazione di uno degli eventi più sentiti dalla
città di Rossano. 180 anni di fede e tradizione. Questi i sentimenti con cui ci si prepara, anche quest’anno, a rivivere la notte del 24 aprile del 1836, quando il centro storico fu colpito da forti scosse di terremoto che provocarono molti danni, ma poche vittime. La tradizione vuole che il popolo rossanese venne risparmiato da una sicura tragedia grazie all’intercessione della Madonna Achiropita, copatrona della città. Una devozione che rinnova un appuntamento che è ormai una garanzia di successo. «La 180esima edizione dei Fuochi di San Marco è all’insegna del costo zero totale per l’ente. Dopo aver avuto il placet dal commissario prefettizio
Aldo Lombardo, abbiamo cercato di coprire tutti i costi con la ricerca delle sponsorizzazioni. Tra i partner più importanti, il settimanale
L’Eco dello Jonio, che è media sponsor, e la compagnia di autolinee
IAS Scura, che ha messo a disposizione, gratuitamente, due navette tra lo Scalo e il centro storico. Il servizio inizierà alle ore 20 e terminerà alle 3,00 di notte, e la viabilità usufruirà del percorso alternativo al Traforo». Dalla centralissima Piazza Steri fino al rione San Marco, che ospita il monumento più rappresentativo della città bizantina, molti stand faranno degustare a turisti e cittadini i manicaretti tipici del nostro territorio, accompagnati dagli immancabili sciannachedd (i minibicchieri in cui sorseggiare il
buon vino rosso). Varie le attività di intrattenimento con concerti di musica popolare, marching band, rappresentazioni teatrali, balli in piazza, a cui si aggiungerà la tradizionale ospitalità delle famiglie. «Quest’anno ci saranno alcune novità che avranno un sicuro riscontro ‒ continua la De Vita. ‒ Lo scenario più suggestivo lo offrirà Palazzo San Bernardino, calato in un’atmosfera di metà Ottocento. Sarà illuminato solo da un fuoco centrale e da tanti altri falò che rischiareranno le interpretazioni degli attori della compagnia “Lupus in fabula”. Verranno letti alcuni brani dell’opera di
Alfredo Gradilone La storia di Rossano che raccontano del terremoto di metà ’800. Tutt’intorno, verranno esposte le opere del maestro d’arte Luciano Villani, nostro concittadino, che riproporrà le sue tele sul fuoco e sul colore rosso». Anche l’iniziativa “Adotta un fuoco”, promossa dal Comune al fine di garantire nella manifestazione la partnership dei privati, ha avuto un riscontro positivo. Al momento, sono 18, tra privati e attività commerciali, che hanno aderito, mentre dovrebbero essere circa 40 le focarine sparse lungo il percorso che porta al San Marco. «Una delle novità di quest’anno ‒ conclude la De Vita ‒ è riservata ai giovani che studiano per specializzarsi nel settore turistico. Alcuni allievi dell’IIS-ITAS-ITC, infatti, collaboreranno con l’ufficio Turistico. Mentre altri ‒ istruiti da Lorenzo Cara, responsabile del Club Trekking di Rossano, che anche quest’anno accompagnerà turisti e cittadini in tour tra monumenti e vie ‒ lo affiancheranno nei percorsi». Immancabile l’appuntamento con la storia e il ricordo per la città del Codex. Che dalla tradizione si possano trarre auspici futuri? Intanto, iniziamo dalla conoscenza delle nostre radici, percorso sicuro di cultura e civiltà.