"Il conferimento della cittadinanza onoraria a Mons. Santo Marcianò corrisponde a una volontà unanime della cittadinanza rossanese. Lui che ha ridato speranza al territorio. Rivoluzionando le politiche sociali e rilanciando il Codex Rossanensis". La consegna delle chiavi di Rossano al già Arcivescovo Mons. Marcianò viene accolta dal movimento Rossano Prima di Tutto con evidente entusiamo. "Uomo - si legge -
che ha dimostrato, nei fatti profonda devozione alla Città del Codex e al nostro territorio. L’Amministrazione comunale ha dimostrato grande sensibilità proseguendo e portando a compimento l’iter amministrativo avviato dall’Esecutivo Antoniotti. Si rafforza, così, la collaborazione e la sinergia tra le Istituzioni cittadine e la Chiesa diocesana. Che da sempre, nella nostra realtà, coesistono e convivono nel pieno spirito di collaborazione". ROSSANO PRIMA DI TUTTO: MARCIANO' PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA COMUNITA'
Forte plauso insomma all’iniziativa istituzionale intrapresa dal
Sindaco Stefano Mascaro e dal
Presidente del Consiglio Rosellina Madeo. Con la preziosa collaborazione
dell’Arcivescovo S.E. Mons. Giuseppe Satriano. Che culminerà nel prossimo
Consiglio comunale di Giovedì 16 Marzo 2017. Convocato per conferire la
cittadinanza onoraria all’Ordinario militare d’Italia, già Pastore della
Chiesa di Rossano-Cariati,
S.E. Mons. Santo Marcianò. "Lui che continua ad essere – afferma
Giuseppe Antoniotti – un
punto di riferimento per la comunità rossanese e per il territorio della Sibaritide. A lui ci lega un affetto forte e sincero. Chi ha avuto, direttamente o indirettamente, la possibilità di entrare in contatto con Don Santo ha sicuramente
arricchito la sua esistenza di contenuti e valori. L’essere diventato, negli anni,
punto di riferimento e custode dei valori inalienabili, per la nostra gente e per le Istituzioni di questo vasto e difficile comprensorio, lo ha reso
figura indispensabile per la nostra realtà. Negli anni di pastorale nella nostra diocesi,
Marcianò è stato motivatore sociale. Nonché animatore culturale di elevatissimo spessore, per i fedeli e per il popolo laico. Ed
è stato chi, per primo, ha creduto, più degli stessi rossanesi, nell’inestimabile valore del Codice Purpureo. Come propulsore per una nuova stagione di rilancio di Rossano e del comprensorio. Se oggi diamo un valore emblematico alla
Città del Codex, se oggi siamo
l’unica realtà calabrese a custodire un Patrimonio dell’Unesco è per merito di Mons. Marcianò. La sua opera meritoria per Rossano è viva ancora oggi.
DON SANTO ATTESO CON GIOIA A ROSSANO
Da Sindaco – precisa
il capogruppo di Rossano prima di Tutto – ho avuto
l’onore di poter confrontarmi più volte ed avere da lui suggerimenti preziosi. Che hanno reso Rossano una città con una
rete di servizi sociali sicuramente solida. Fu allora che maturò l’idea, insieme alla
Maggioranza del tempo ed
ai miei collaboratori, di conferire lo
status di cittadino onorario a Mons. Marcianò. Un impegno ed una promessa, questa, che assunsi pubblicamente, nel novembre 2013. Durante la cerimonia di commiato dalla nostra comunità del nominato Ordinario militare d’Italia. E
che solo per a causa dei noti eventi amministrativi, che si susseguirono nei mesi a seguire, non potei onorare. Ma sono contento che il
Sindaco Mascaro ed il
Presidente del Consiglio Madeo, cogliendo anche
lo sprone dall’attuale Arcivescovo di Rossano-Cariati S.E. Mons. Giuseppe Satriano, abbiano voluto proseguire questo iter.
Attendiamo con gioia l’arrivo di Don Santo a Rossano, sicuro – conclude
Antoniotti – che i rossanesi sapranno riservargli l’accoglienza che merita un figlio illustre di questa Città.