Dopo la “Leopolda” il nuovo partito di Renzi è molto corteggiato anche in vista delle elezioni calabresi: restano molte incognite, come quella sulla lista, ma in tanti, nel centrosinistra ma anche nel centrodestra, stanno guardando alla formazione politica dell’ex premier. Da Sculco ad Aieta, passando per Scalzo e Ciconte
Un pianeta in crescita attorno al quale orbitano tante costellazioni in perenne movimento. Italia Viva esce dalla “Leopolda 10”, la prima di Matteo Renzi fuori e dopo il Pd, lanciando segnali contraddittori, anche con riferimento alle Regionali e alle Regionali in Calabria. Un dato sembra assodato: il partito fondato dall’ex premier ed ex segretario democrat – come del resto hanno ben reso le immagini dalla convention di Firenze – ha un’indubbia forza attrattiva ed espansiva, tanto è vero che le “sirene” che Renzi ha iniziato a far squillare fragorosamente, com’è nel suo stile, si stanno avvertendo nitidamente nel campo del centrosinistra ma anche del centrodestra. Una dinamica del resto quasi scontata, considerando l’impazzimento generale e la scomposizione-ricomposizione-scomposizione del quadro politico in atto in questi ultimi tempi, a livello nazionale e anche in Calabria. Ovviamente, la trazione renziana vira più verso il centrosinistra, ma alla “Leopolda”, anche per diretta ammissione di molti big di “Italia Viva”, non sono mancati nemmeno volti di centrodestra. Sul piano elettorale, la convention fiorentina non ha consegnato elementi certi e univoci, ma solo sfumature su cui abbondano le interpretazioni: con riferimento alla Calabria, alla luce dell’appeal suscitato dall’atmosfera fiorentina, si vocifera della possibile presentazione di una lista di “Italia Viva” alle Regionali ma, al momento, è davvero solo una voce, anche perché il tempo a disposizione per allestire una squadra competitiva è risicatissimo e non aiuta. L’indiscrezione è dunque tutta da riscontrare nelle prossime settimane. Tuttavia – e questo i renziani, e anche i vari leader di “Italia Viva”, lo sanno – è difficile restare neutri e indifferenti anche nell’agone calabrese, e comunque c’è modo e modo per marcare una presenza anche alle Regionali. Per questo adesso “Italia Viva” è un enigma ma anche un polo di attrazione, occupa i pensieri di tutti, in alcuni casi attirandoli in altri turbandoli.
ANCHE DA DESTRA FILTRANO "ABBOCCAMENTI"
Del resto, uno dei “colonnelli” di “Iv”, il senatore Ernesto Magorno, uomo di punta di Renzi in Calabria, in un’intervista al Corriere della Calabria di una settimana fa ha annunciato nuove adesioni, anche a sorpresa, un processo che dopo la “Leopolda” potrebbe avere una forte accelerazione, anche se magari sarà destinato a dispiegarsi compitamente dopo le Regionali. Intanto, fonti accreditate riferiscono che starebbero manifestando un certo interesse, sondando gli umori, al nuovo corso dei renziani molti dei delusi dal governatore Mario Oliverio e, in generale, molti dei delusi dal Pd. Big come Tonino Scalzo ed Enzo Ciconte che da tempo si sono sganciati dalla maggioranza di centrosinistra ma che comunque sono molto attenti a come si sviluppano le dinamiche nel centrodestra, a loro volta parecchio confuse. E fonti romane parlano anche di contatti in corso tra Flora Sculco e i renziani, grazie ai “buoni uffici” di Maria Elena Boschi. Stesso discorso per Giuseppe Aieta. Ma anche da destra filtrano “abboccamenti”, mentre invece vengono esclusi contatti tra renziani ed emissari del governatore Mario Oliverio, che pure alla “Leopolda” avrebbero fatto capolino non trovando però terreno particolarmente fertile. Sono indiscrezioni che ovviamente si alimentano quasi per inerzia nell’attuale fase politica estremamente cangiante e mutevole nella Capitale e, quindi, anche in Calabria. Non c’è alcuna ufficialità anche perché il campo di gioco al momento è talmente impraticabile da impedire scelte e posizionamenti univoci e definitivi. Inoltre, Magorno, che comunque è intenzionato a esercitare in modo severo il ruolo di garante dell’ortodossia renziana in Calabria, mantiene un riserbo assoluto, praticamente invalicabile, limitandosi a far capire che comunque “Italia Viva” sbarrerà l’accesso a quanti si avvicinano per mero calcolo politico o per convenienza e tattica elettorale. Ma intanto un primo obiettivo i renziani sembrano averlo raggiunto, anche in Calabria: quello di aver già occupato un ruolo da “centro di gravità”, più o meno permanente.
Fonte: Corriere della Calabria