Assunzioni al comune di Cariati: c'è qualcosa che non quadra
I consiglieri di Alternativa C'è sul concorso per amministrativi e tecnici: «Quel bando nasce sotto una cattiva stella: fa riferimento a un bilancio che, di fatto, non esiste, poiché è stato annullato dal TAR»
CARIATI - «Non siamo, né saremo mai, contrari a iniziative che puntino a migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini e a garantire alla macchina comunale l'apporto di professionalità qualificate. I concorsi sono strumenti indispensabili, ma non si deve mai sacrificare il principio di trasparenza. Proprio per questo, l'indizione del concorso per la copertura di più posizioni amministrative e tecniche, non può lasciarci soddisfatti. Il motivo è presto detto: ancora una volta si è agito in barba al rispetto delle regole, nel perfetto stile Minò».
È quanto si legge in una nota a firma dei consiglieri comunali di Opposizione del gruppo l'Alternativa C'è, Emma Filippelli e Saverio Greco. «Quel bando - sottolineano - nasce sotto una cattiva stella: fa riferimento a un bilancio che, di fatto, non esiste, poiché è stato annullato dal TAR. Se non esiste quel bilancio – proseguono – viene meno anche la legittimità del Piano Triennale del Fabbisogno di Personale 2024-2026, che è stato approvato successivamente alla sentenza del TAR. Appare evidente anche a chi non è competente in materia come, non solo il concorso, ma anche il piano triennale debbano essere ritirati e sottoposti a una nuova approvazione, rispettando le regole ed il principio di trasparenza che non solo non è sindacabile, ma è condizione stessa della buona amministrazione e di tutto ciò che essa realizza. Ma sono, questi, argomenti ai quali l'Esecutivo Minò si è dimostrato più volte allergico».
«Non possiamo consentire – concludono Filippelli e Greco – che si proceda su tutto in maniera così approssimativa e superficiale; anche e soprattutto su questioni di rilevanza come quello dei concorsi pubblici. Così si rischia di inquinare la credibilità dell'Ente e di minare la fiducia nei cittadini».