Sostituite due maestre del Nido "la Chiocciola" di Crosia, insorge "Identità": «Un atto gravissimo»
Il movimento civico incalza: «Questa vicenda getta un'ombra inquietante sulle promesse di legalità e trasparenza fatte durante la campagna elettorale. Dove sono ora le parole di chi si diceva al servizio dell'ente e dei cittadini tutti, senza distinzioni?»
CROSIA - «L'Asilo Nido "la Chiocciola", fiore all'occhiello della nostra Città, fortemente voluto e avviato anni fa con l'amministrazione Russo, è da sempre un punto di riferimento per le famiglie del nostro territorio. Un servizio fondamentale, nato per rispondere ai bisogni concreti di genitori e bambini, che oggi vede macchiata la sua immagine da una vicenda inaccettabile. La nuova gestione dell'asilo, affidata tramite appalto, ha lasciato a casa, senza alcuna motivazione due dipendenti storiche, entrambe madri di famiglia, per sostituirle con nuovo personale».
Lo denuncia il Movimento civico Identità, che così continua: «Un atto gravissimo che getta due famiglie nella preoccupazione e lede profondamente i principi di giustizia e correttezza.Ricordiamo che il bando pubblico obbliga la ditta appaltatrice a salvaguardare il livello occupazionale preesistente. Un obbligo ignorato, che non può essere tollerato. Il Movimento Identitàsprime la sua piena solidarietà alle due lavoratrici ingiustamente licenziate e si impegna a sostenerle in ogni sede. Siamo convinti che la verità e la giustizia prevarranno e che le lavoratrici, con il nostro supporto e con un ricorso legale, otterranno il giusto riconoscimento dei loro diritti».
«Questa vicenda getta un'ombra inquietante sulle promesse di legalità e trasparenza fatte durante la campagna elettorale. Dove sono ora le parole di chi si diceva al servizio dell'ente e dei cittadini tutti, senza distinzioni? Ogni giorno di più, questa amministrazione sembra essere l'amministrazione dei dispetti, delle scelte incomprensibili e delle promesse non mantenute. Delle altre vicende e questioni ne parleremo successivamente, per far comprendere appieno il modus operandi di chi, in soli 100 giorni, sta dimostrando di anteporre interessi particolari al bene della comunità, cercando di mascherare il tutto con vuote parole e fumo negli occhi» concludono.