«Quello di Stasi è un consuntivo falso»
La Coalizione per Straface: «In Consiglio comunale si spieghino i debiti nascosti. Revisori, Dirigenti e Consiglieri responsabili. Perché la mano della Corte dei conti e delle altre Autorità preposte, può anche arrivare tardi, ma arriva»
CORIGLIANO-ROSSANO - «I circa 4 milioni di euro per bollette non pagate portati dal decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma e che il Segretario generale-Dirigente dell'Avvocatura (abusivo) aveva l'obbligo di comunicare per il riconoscimento, sulla base di quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali (TUEL/Articolo 194), con grave responsabilità amministrativa, erariale e forse anche penale». È quanto dichiara in una nota la Coalizione a sostegno di Pasqualina Straface.
«Gli oltre 1,5 milioni di euro, sempre per bollette 2023, che si volevano pagare con il bilancio 2024 con una determina che il Collegio dei Revisori ha intimato di annullare su segnalazione delle opposizioni consiliari. E per lo stesso motivo, anche i 260 mila euro del compenso - proseguono - per il concerto di Max Pezzali, inseriti in una determina parzialmente nulla e che nel consuntivo invece, con evidente retromarcia, si vorrebbero pagare con l'avanzo di amministrazione. Poi, gli oltre 7 milioni di euro certificati due giorni fa dall'Autorità Regionale per la Gestione dei Rifiuti (Arrical), che conferma l'amministrazione comunale Stasi come maglia nera per debiti accumulati ed oggetto di preannunciata azione di recupero. Per il Conto Consuntivo 2023, in approvazione abbondantemente oltre il termine di legge al Consiglio Comunale di domani, martedì 4 giugno, Stasi dovrà quindi spiegare alla Città perché questi debiti fuori bilancio sono stati occultati. Man mano che si va avanti, vengono fuori nuove situazioni debitorie della Giunta Stasi, che il Sindaco uscente ha tentato in tutti i modi di occultare per evitare che, in prossimità della campagna elettorale, venisse fuori il mal governo di questi cinque anni».
«Ai 6 milioni di euro per bollette energetiche non evase, si sono aggiunti più di 7 milioni di euro per il mancato pagamento del corrispettivo all'Autorità di Gestione Regionale per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti (Arrical), che fanno di Corigliano-Rossano il comune più esposto della Provincia di Cosenza. Si tratta di debiti - precisano - tutti documentati da atti della Magistratura, come il decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma o da certificazione di un'Autorità terza».
«È evidente che in queste condizioni - aggiungono - non è possibile approvare in Consiglio comunale lo schema di consuntivo predisposto dalla Giunta, che contiene dati più che inattendibili. I Revisori dei Conti, alla luce della denuncia formale di queste negatività, non possono più far finta di niente e, declinando le responsabilità, devono rivedere il loro già critico esame per l'incongruo accantonamento del fondo contenzioso, quale sintomo evidente di una massa maggiore di debiti occulti e per l'enorme scarto tra previsione di riscossione ed entrate che mette in difficoltà l'equilibrio di cassa, lasciando configurare una situazione strutturalmente deficitaria, giungendo alle estreme conseguenze della negazione del via libera all'approvazione».
«E così dovranno comportarsi anche i dirigenti preposti a rendere gli obbligatori pareri, se non vogliono aggravare la loro posizione. In un tale contesto anche i consiglieri comunali, nell'ultima seduta del loro mandato, dovrebbero avere cura di non assumersi con il voto delle gravi responsabilità che potrebbero toccarli sul piano personale. Perché la mano della Corte dei conti e delle altre Autorità preposte, può anche arrivare tardi, ma arriva. Al resto penseranno gli elettori e le elettrici con il voto dell'otto e del nove giugno» concludono.