Start-up e piccole e medie imprese, in esame una proposta di legge per rafforzare le agevolazioni fiscali
Rapani: «Queste misure sono progettate per affrontare le preoccupazioni delle imprese riguardo all'elevata pressione fiscale, per incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro e ridurre la disoccupazione»
ROMA - Il panorama delle agevolazioni fiscali destinate alle start-up e alle piccole e medie imprese (PMI) innovative potrebbe presto subire significative modifiche, secondo quanto proposto dalla nuova legge attualmente in esame.
«La commissione giustizia del Senato, della quale è componente il Senatore Ernesto Rapani, ha espresso parere favorevole per quanto di propria competenza. L'obiettivo principale di questa proposta - riporta la nota - è rafforzare il supporto finanziario a queste realtà imprenditoriali, nonché adeguare i requisiti di capitale per le società di investimento semplice (SiS). Uno degli aspetti chiave della proposta riguarda la definizione di start-up e Pmi innovative, un punto che viene chiarito richiamando le attuali disposizioni vigenti. Il cuore della modifica proposta mira a rendere più accessibili le detrazioni fiscali per gli investimenti in start-up e Pmi innovative. In particolare, si prevede la possibilità di usufruire di tali agevolazioni anche nel caso in cui il contribuente non possa detrarre l'intero importo dovuto, consentendo la trasformazione dell'eccedenza in credito d'imposta utilizzabile in dichiarazione o in compensazione».
«Un'altra importante disposizione - si legge ancora - riguarda la proposta di esentare le plusvalenze derivanti dalla cessione di quote in imprese innovative, assicurando coerenza con i requisiti previsti per gli aiuti de minimis. Infine si prevede un aumento significativo del limite di patrimonio netto per le società di investimento semplice, passando da 25 a 50 milioni di euro».
Soddisfatto il Senatore Ernesto Rapani: «Siamo impegnati su un disegno di legge mirato a favorire la creazione di nuovi posti di lavoro, concentrandoci sul sostegno alle startup e alle Pmi. La nostra proposta prevede una serie di incentivi, tra cui agevolazioni fiscali per le imprese che assumono personale e contributi per coloro che desiderano avviare una nuova attività imprenditoriale o una Pmi residente in Italia negli ultimi cinque anni. Inoltre, abbiamo incluso la possibilità di decontribuzione, che comporta l'annullamento della tassa annuale della camera di commercio e imprese. Previsti finanziamenti fino al 70% del costo dei progetti proposti. Queste misure sono progettate per affrontare le preoccupazioni delle imprese riguardo all'elevata pressione fiscale, per incentivare la creazione di nuovi posti di lavoro e ridurre la disoccupazione».