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Comunali Co-Ro, si fa spazio una terza area alternativa a Stasi e Straface

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CORIGLIANO-ROSSANO – Ci potrebbe essere un’alternativa al blocco politico-partitico e a quello civico-movimentista. Gli “insurrezionalisti” di casa nostra, quelli che politicamente si nutrono alla scuola di Schierarsi, l’associazione che fa capo all’ex pentastellato Alessandro Di Battista, starebbero valutando la “mossa” di scendere in campo e proporsi, quindi, come la terza scelta in una campagna elettorale sempre più improntata sui due blocchi Stasi-Straface. Non c’è ancora certezza e, sicuramente, ci sono ancora tantissime reticenze interne ma la partita è quantomai aperta.

Non è un caso che proprio oggi, all’indomani dell’ennesima, pesante, schermaglia tra il gruppo Stasi e quello della Straface, sulla vicenda Insiti, intervengano per chiedere ai due candidati a sindaco della terza città della Calabria, quale sia la loro visione di città, ma soprattutto che idee hanno da spendere per un territorio che continua a vivere la piaga dell’esodo di massa e della crisi. «Non possiamo stare in silenzio». A parlare sono il coordinatore cittadino di Schierarsi, Maurizio Sposato e i due appartenenti alla stessa associazione Francesco Corapi e Francesco Sapia che mettono sulla graticola, equamente, sia il sindaco movimentista che la pasionaria consigliera regionale di Forza Italia  

«Noi cittadini – sottolineano - siamo stanchi di vedere politici che da sinistra ora vanno a destra e viceversa (basti pensare a Mascaro ex sindaco Pd che ora appoggia la Straface). Siamo stufi, inoltre, di candidati che vengono presentati e poi ritirati per interessi di partito (ennesima presa in giro nei nostri confronti). E soprattutto ne abbiamo le palle piene – il gergo crudo, violento è l’ulteriore testimonianza di come vogliano stare sulla scena - del già vergognoso teatrino Stasi-Straface (due facce della stessa medaglia) che si battibeccano con comunicati su facebook senza esprimere alcuna idea riguardo la città».

Attacchi trasversali, diretti, senza peli sulla lingua che “acchiappano” trasversalmente sia l’una che l’altra parte. Pares cum paribus, insomma, senza esclusione alcuna. Sul tavolo dell’accusa di Schierarsi finisce – dicevamo – la vicenda di Insiti («arrivata proprio nel periodo elettorale»), l’acquisto di immobili di proprietà di persone affini all’Amministrazione Stasi; e poi, ancora, le vicende giudiziarie storiche che hanno interessato l’allora Amministrazione Straface a Corigliano, il presenzialismo gelatiero di Occhiuto («Commissario ad acta della sanità più ridicola d’Italia». Un sufflè ben amalgamato per “non far torto” a nessuno… e rompere le uova nel paniere a tutti. Insomma, per Schierarsi tra l’uno e l’altro schieramento non ci sarebbe alcuna differenza: «Cambiano soltanto i nomi senza alcuna effettiva differenza. Anzi – sottolineano - l'unica differenza tra i due candidati è che uno è un uomo e l'altra è una donna. Per il resto stop, zero idee e tanta propaganda».

Ora, nel lanciare un appello a «parlare di idee per la città» e non risparmiando bordate agli ex compagni del M5S («appiattiti sulla logica del “stiamo con la sinistra”») è d’obbligo pensare che Schierarsi un’idea per la città ce l’abbia. E se ce l’ha è molto probabile che questa possa palesarsi proprio con la composizione di una lista pronta a scendere in campo e giocarsi la partita elettorale.

Certo, non è semplice. Non è semplice fare una lista, non è semplice adempiere a tutte le pastoie burocratiche che la presentazione di una candidatura comporta, non è semplice approcciarsi ad una campagna elettorale molto spigolosa e che in città si è già accesa in tutto il suo fragore. Ma l’idea  - appunto – di diventare il terzo incomodo di una partita a due è davvero una opzione che stuzzica, tantissimo. Soprattutto per continuare a calamitare il forte vento del dissenso tout-court che a queste latitudini continua a spirare forte

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.