Elettrificazione ferrovia jonica, Rapani fa le pulci a Oliverio: «Narra solo parte della storia. Noi abbiamo sbloccato iter»
Le precisazioni del senatore di Fratelli d'Italia dopo lo "sgofo" dell'ex governatore: «Oliverio dimentica che poteva essere realizzata anche la metropolitana leggera e non lo ha fatto!»
ROMA - «Ho letto con grande attenzione l'intervento dell'ex presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, sull'elettrificazione della linea ferroviaria ionica e bene ha fatto a chiarire qualche aspetto sui lavori, anche se forse avrebbe fatto meglio ad essere ancora più preciso e partite da più lontano». È quanto dichiara il senatore di Fratelli d'Italia e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani, replicando e precisando all'ex governatore della Calabria che proprio ieri, anche attraverso le pagine della nostra testata, si era "sfogato" proponendo la sua verità sulla vicenda del grande progetto di elettrificazione della jonica.
«Sia ben chiaro in via preliminare, lungi da me ogni tipo di polemica che non aiuta se non a nuocere. Oliverio, però, ha forse dimenticato un passaggio chiave: tutto l'iter è iniziato dal quel Piano dei trasporti della Provincia di Cosenza, quando lo stesso Oliverio era il presidente, approvato anche con i voti dell'opposizione di centrodestra di cui facevo parte. Quel piano, tra l'altro contemplava il progetto della metropolitana di superficie Sibari-Crotone che ho da sempre perorato, e che proprio nel corso della legislatura Oliverio poteva essere avviato con quei treni Blues acquistati dalla Regione, che avrebbero dovuto viaggiare lungo la dorsale jonica ma poi accantonati a causa di problemi tecnici».
«E giacché Mario Oliverio nelle sue dichiarazione lo ammette – sottolinea il parlamentare – mi chiedo come possa difendere il Partito democratico che a suo dire avrebbe potuto prendere posizione, se il progetto sull'elettrificazione si è arenato nel 2019 e nessuno ha inteso occuparsene. Oggi, a distanza di quattro anni, grazie alla fattiva collaborazione con il commissario straordinario dell'opera, Roberto Pagone, tra l'altro nominato nel 2021, ognuno per le competenze degli incarichi ricoperti, siamo riusciti a tirar fuori dalle ormai note pastoie burocratiche nelle quali il progetto si era impantanato. Peraltro, segnalo a Oliverio che il progetto stesso è rimasto bloccato lungamente anche per responsabilità dei comuni, la maggior parte a guida centrosinistra, colpevoli di non aver rilasciato l'ultimo parere di competenza sugli usi civici, tanto da indurre la direzione generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria ad applicare i poteri sostitutivi dopo aver prima diffidato i comuni stessi. Questa è la realtà dei fatti».
«L'ex presidente Oliverio – prosegue il senatore Rapani – ad onor di cronaca ha citato due interventi. Un primo relativo alla palificazione avviata 2018 e regolarmente ultima dalla Direzione RFI di Reggio Calabria. Il secondo riguarda prevalentemente la realizzazione delle sottostazioni elettriche con relative acquisizioni dei pareri degli enti istituzionali, per le quali il progetto si è bloccato. La nomina a commissario di Pagone è servita anche a riavviare l'iter approvativo degli enti come le Sovrintendenze delle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, sollecitate dal ministro della Cultura, Sangiuliano, su mia istanza. All'ex presidente Oliverio rammento, infine, che acquisiti i pareri con le prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici, del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero della Cultura siamo riusciti a rimodulare il progetto in Conferenza dei servizi nel dicembre 2022. Siamo giunti, così, ad oggi, all'approvazione del progetto definitivo ratificato nelle scorse ore grazie agli sforzi profusi dal commissario Pagone, dai ministeri e dall'interessamento al problema del sottoscritto».