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Ampliamento Tribunale di Castrovillari: «Le esigenze di Rossano non siano a danno di altri presidi di giustizia»

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CORIGLIANO-ROSSANO - «Riaprire l'ex Tribunale di Rossano (oggi Corigliano-Rossano) è importante per il territorio, ma non certo a danno di altri presidi di giustizia, che stanno svolgendo il proprio compito egregiamente e che devono, pertanto, essere potenziati. Necessità purtroppo ampiamente avallate anche dagli ultimi avvenimenti di cronaca nera che hanno funestato l'area Sibaritide-Pollino».

Commenta così il consigliere regionale, Ferdinando Laghi, la questione legata, da un lato, all'ampliamento del Tribunale di Castrovillari e, dall'altro, all'esigenza del territorio di Corigliano-Rossano di riavere il proprio presidio di giustizia. 

«I sei milioni di euro, destinati proprio al potenziamento del Tribunale di Castrovillari, dovranno perciò essere utilizzati per come sono stati destinati, per rendere ancora più efficiente e funzionale quello che, al momento, resta l'unico presidio rimasto nell'area Pollino-Sibaritide-Jnio cosentino e che, quindi, abbraccia un territorio non solo molto vasto ma anche caratterizzato da un alto tasso di criminalità, organizzata e comune». 

È per questo che il Capogruppo di De Magistris Presidente in Consiglio regionale insiste sulla ovvia necessità di proseguire celermente e senza tentennamento alcuno nel potenziamento del tribunale castrovillarese, pur non ignorando i bisogni degli altri territori che si auspica abbiano la propria autonomia. Ma non certo a scapito di altri, «come qualcuno ha inopinatamente proposto, - afferma Laghi - non ricordando, tra l'altro, di essere un rappresentante di un territorio che non è solo quello di appartenenza. Divisioni e "guerra tra poveri"- conclude il Consigliere Laghi- non portano da nessuna parte. Il rafforzamento della legalità sul territorio non può prescindere da unità di intenti e rispetto reciproco».

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia