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Questione Giustizia, FdI chiama alla coesione: «Non c'è da aprire alcun Tribunale a discapito di altri»

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CORIGLIANO-ROSSANO – «Se c’è un sentimento che finalmente oggi deve prevalere e di cui ha bisogno mai come in passato tutta la vasta area del cosiddetto impero sibarita di cui siamo tutti eredi legittimi, che va dall’attuale Pollino al Trionto, dal Nicà al Sinni, dal Lao e fino addirittura al Sele, è quello della concordia e dell’unità. È quello della coesione, sia rispetto alla soluzione di tutte le comuni criticità, sia rispetto al governo intelligente, efficace e lungimirante di tutte le straordinarie opportunità di sviluppo che soltanto un territorio più forte può e deve cogliere, ancor più nel quadro di una filiera politico-istituzionale che noi consideriamo virtuosa e foriera di risultati a venire».

È quanto dichiara il Coordinamento di Fratelli d’Italia di Corigliano-Rossano rivolgendo un accorato appello a tutte le forze politiche ma anche a quelle sociali, alle categorie professionali ed alla società civile di tutta la Sibaritide nel senso più ampio del termine, dal basso all’alto jonio, dalla Sila Greca all’Arberia, dalla Valle dell’Esaro al Parco Nazionale del Pollino, «a preferire, col massimo senso di responsabilità che il momento storico impone, il confronto più normale e sereno possibile rispetto all’impegno del Governo nazionale, con il senatore Ernesto Rapani impegnato in prima linea, di arrivare presto ad una necessaria revisione della geografia giudiziaria nazionale e regionale». 

«Ma per fare ciò – scandiscono – è necessario da parte di tutti mettere da parte ogni inclinazione alla dietrologia ed al sospetto, ogni declinazione vittimistica così come ogni intenzione minimamente divisiva». 

«Perché – chiariscono i responsabili cittadini di Fratelli d’Italia – non vi è alcun progetto da realizzare a scapito di altri; non vi è alcun tribunale ingiustamente soppresso da riaprire a scapito del potenziamento o dell’allargamento di altri già esistenti e funzionanti; perché non vi è, non potrebbe esservi e non dovrebbe essere tollerato ed accettato da nessuno alcun progetto occulto, da parte dell’attuale Ministro della Giustizia e dell’attuale Governo, finalizzato a sopprimere da una parte per aprire e riaprire servizi e funzioni dall’altra». 

«Quello alla giustizia, al pari di quelli alla mobilità, alla salute ed alla sicurezza, era e rimarrà un fondamentale diritto di cittadinanza che nessun potere pubblico, a nessun livello, può e deve sentirsi autorizzato a ridurre o addirittura a sopprimere, così come purtroppo accaduto negli ultimi decenni a danno soltanto di una vasta ed importante area della provincia di Cosenza».

«L’aria e la cose sono fortunatamente cambiate. C’è oggi – proseguono – un impegno evidente, chiaro e trasparente che spinge finalmente nella direzione di restituire a tutti i territori che hanno subito scippi ed ipoteche nella fruizione normale del diritto alla giustizia (ma potremmo dire la stessa cosa per mobilità e sanità, dagli investimenti e cantieri per la SS106 alla riapertura degli ospedali ingiustamente chiusi)». 

«E rispetto a questa evidenza, che macchiare di sospetti di ostruzionismi e municipalismi inesistenti non serve a nessun territorio ed a nessun Tribunale, è obbligatorio – sottolineano – rinunciare, da Cariati a Rocca Imperiale, da Corigliano-Rossano a Castrovillari, ad ogni forma ed ad ogni posizione di divisione, ad ogni congettura complottista, ad ogni velleità di strumentalizzazione ed anche ad ogni pur comprensibile esigenza di visibilità mediatica». 

«Perché serve soltanto vincerla questa battaglia comune, a discapito di nessuno ma per tutto il nostro grande territorio e per il diritto alla giustizia di tutti; ma – conclude il Coordinamento FdI – serve vincerla adesso».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.