Anche quest'anno, dopo qualche ora di pioggia caduta fittamente dai cieli di
Corigliano e
Schiavonea, il
lungomare è stato invaso dall'acqua. Quasi una piscina a cielo aperto, la baia di Schiavonea nel tratto che collega
viale della Libertà e
contrada Fabrizio, ha creato non pochi problemi ai cittadini esasperati e a dir poco irritati dall'ennesima crisi scatenata da qualche goccia d'acqua. In autunno, infatti, è quasi una costante per gli abitanti coriglianesi il dover fare i conti, dopo una giornata di
maltempo, con strade impraticabili sia a piedi che in auto , con il rischio di impantanarsi, o con tombini che non reggono la pressione dell'acqua, riversando sull'asfalto il loro mare d'acqua e fango. A Corigliano è già montata la protesta e i residenti di alcune contrade già minacciano cause e ritorsioni contro il
Comune che, si spera, sappia prendere nell'immediato provvedimenti che "calmino le acque" e che, soprattutto, prevengano simili accadimenti anche a lungo termine.