Città del Codex, un progetto da costruire insieme ai territori. È essenziale avviare nuove sinergie anche oltre i confini della Calabria. Insieme a Matera, che sarà capitale Europea della cultura per il 2019, si potrebbero pianificare nuove strategie di marketing e tessere a trame più strette la rete di collegamenti culturali e turistici, attraverso quella linea comune che unisce le regioni meridionali. Rossano, pertanto, può diventare uno degli avamposti cardine della grande programmazione socioculturale, su scala internazionale, che vedrà proprio la Città dei Sassi al centro di numerose iniziative. Ecco, allora, una delle iniziative che potrebbe caratterizzare il 2015 Anno del Codex: la concretizzazione di una partnership operativa proprio con il capoluogo lucano. È quanto ribadisce il
Vice Presidente del Consiglio comunale Lorenzo Antonelli che, raccogliendo le considerazioni emerse
nell’approfondimento giornalistico dell’Eco dello Jonio dello scorso sabato 25 ottobre nel rimarcare la grande eccezionalità artistica custodita dalla nostra città, inserisce una
nuova proposta a quel ricco carniere di idee e progetti da concretizzare nell’anno dedicato al Rossanensis. Così come ha ricordato il Sindaco Antoniotti nel corso della cerimonia d’ingresso del neo Arcivescovo di Rossano-Cariati – dice
Antonelli – l’arrivo di
Mons. Satriano rappresenta un punto di partenza nel cammino, non più procrastinabile, di programmazione e rilancio economico e turistico della nostra Città e del territorio attraverso la promozione e la valorizzazione del Codex. Chiesa, Istituzioni e imprese unite in un unico cammino di organizzazione che si concretizzerà con la ormai prossima apertura del forum permanente di cui faranno parte le tre maggiori entità – religiosa, civile ed economica – operanti sul territorio. Ma
l’opportunità di rilanciare le nostre aspettative turistiche, attese ormai da troppi anni, deve viaggiare di pari passo con la
capacità di saper fare rete, abbandonando personalismi e primogeniture. A questo percorso, che deve essere obbligatoriamente virtuoso, ognuno deve partecipare facendo leva sulle proprie virtù, garantendo il suo incondizionato sostegno. Il brand di
Rossano Città del Codex – prosegue
Antonelli - inizia ad avere la sua eco rilevante tra la gente. La stessa che oggi è carica di
entusiasmo, probabilmente perché inizia a rendersi concreto il messaggio che l’unica via d’uscita alla crisi è la
valorizzazione delle nostre risorse e, quindi, del ricco ed inestimabile patrimonio storico-artistico-culturale racchiuso in questo territorio e, principalmente, nel Centro storico, e la sua
condivisione con le realtà limitrofe, anch’esse ricche di unicità. Proprio nell’ottica di questa necessità di fare rete non si può che
salutare con entusiasmo e favore l’indicazione di Matera Città dei Sassi quale capitale europea della cultura per il 2019. La città dei Sassi è una di quelle realtà positive ed esemplari del Meridione prossime al nostro comprensorio, raggiungibile in poco più di un’ora, che
ha saputo fare tesoro della sua peculiarità. Un
esempio a cui ispirarsi per costruire il futuro di una città e di un territorio votati al turismo!
Matera 2019 è anche un’opportunità unica per tutte le realtà, non solo lucane, ma
anche della Calabria del nord di far conoscere il proprio patrimonio artistico. E tra queste potrebbe esserci sicuramente
Rossano con il suo Codice ed i suoi monumenti. Ecco perché – da qui
l’ennesima proposta del vice presidente del Consiglio comunale, promotore del forum permanente sul Codex – potrebbe risultare strategico quanto determinante avviare,
nel contesto della programmazione del 2015 Anno del Codex, una proficua e sinergica
partnership proprio con la Città dei Sassi,
offrendo al capoluogo lucano la nostra disponibilità ad arricchire, in vista del 2019, quella che sarà la più importante programmazione di eventi culturali mai realizzata nel Meridione. Del resto, lo stesso
Joseph Grima, direttore artistico di MT19, consacrando lo slogan “Open Future” che caratterizzerà questo anno magico per la cultura Made in Sud, è stato chiaro. Matera dovrà essere un punto di riferimento per i territori e per tutto il movimento della condivisione, dell’open source, della produzione artistica, culturale e collaborativa.