Quando nell'ormai lontano 1978 un gruppo di giovani arbitri decise di fondare anche a Rossano una sezione dell'Associazione Italiana Arbitri, il calcio era ben altra cosa. Nei giorni scorsi, a quarant'anni da quella bella e felice idea di quei giovanotti rossanesi, tra cui i fratelli Paolo e Mimì Fontanella, è stato celebrato il quarantennale della sezione di Rossano, alla presenza di tutti i vertici regionali e nazionali dell'A.I.A.. Era presente, infatti, oltre che al presidente del Comitato Regionale Arbitri Calabria, Francesco Longo, anche il presidente nazionale degli arbitri di calcio Marcello Nicchi. Più volte rieletto alla guida dell'associazione, Nicchi venerdì scorso presso l'auditorium "Alessandro Amarelli", dove si è tenuto il meeting organizzato dalla sezione A.I.A. di Rossano presieduta da Francesco Filomia, ha offerto parole di ringraziamento a tutto il movimento degli arbitri ed assistenti di linea calabresi. Per l'occasione allestita anche una mostra di alcune divise di aribitri appertenenti all'arbitro ed associato Paolo Fontanella. Tra queste divise anche una storica del 1971!
NICCHI: FACCIAMO TANTI SACRIFICI, MA E' UN MONDO FANTASTICO
Un dibattito ricco di spunti di riflessione e buoni propositi. Oltre a Filomia, Nicchi e Longo, presenti anche l'avv. Giovanni Bruno, delegato distrettuale della L.N.D. di Rossano, e don Rocco Grillo, Direttore Ufficio Pastorale Sport Turismo Tempo Libero. Il movimento arbitrale rossanese e calabrese sta dando prova del buon lavoro che si sta svolgendo da diverso tempo e Nicchi lo ha sottolineato. Rimasto colpito dalla magnifica accoglienza riservatagli dal presidente Filomia e da tutti gli associati, Nicchi ha esortato i giovani arbitri e assistenti a continuare a credere in ciò che fanno, senza mai stancarsi. "Non ho mai guardato al tempo impiegato nello svolgere questa passione, mai - ha detto Nicchi -. Si esce la mattina di casa e si rientra tardi la sera, spesso mettendo in secondo piano gli interessi personali. Ma tutto viene ripagato con emozioni indescrivibili".
FILOMIA: SIAMO UNA VERA FAMIGLIA!
Emozionante il saluto iniziale del presidente di sezione di casa, Francesco Filomia, il quale, con all'attivo ben 25 anni di iscrizione all'A.I.A., ha ringraziato tutti: gli ex presidenti di serzione presenti, Mario Russo e Gaetano Luzzi, gli ospiti intervenuti anche dalle altre sezioni della Calabria (perfino da Reggio Calabria!), tutti gli arbitri e assistenti presenti, i giornalisti intervenuti, la famiglia Amarelli per l'ospitalità, ma soprattutto Marcello Nicchi per aver accettato l'invito a presenziare a questo importante e storico appuntamento. Il suo un esempio di correttezza e rettitudine per giovani e meno giovani. Prezioso il lavoro di organizzazione e di supporto offerto al Presidente Filomia dai due vice di sezione, gli associati Vincenzo De Vincenti e Giuseppe Caricato. Il loro un lavoro davvero encomiabile. Così come quello di tutti coloro i quali hanno reso possibile la realizzazione di una cerimonia da ricordare per sempre. L'arbitro di calcio è più che un giudice in campo: l'arbitro spesso insegna l'educazione da tenere nei comportamenti tra l'uno e l'altro. Serve, però, maggiore impegno delle società di calcio nell'educare i propri calciatori e dirigenti ad un rapporto leale ed onesto con i direttori di gara e gli assistenti di linea. Siamo sulla buona strada, ma la violenza è sempre dietro l'angolo. Guai ad abbassare la guardia. [gallery ids="68050,68051,68052,68053,68054,68075,68076,68077"]