di SERAFINO CARUSO Tra gli sport erroneamente considerati “minori”, cioè un gradino, o più, dietro al calcio, vi è senz’altro la corsa. Sfatiamo, quindi, subito un luogo comune: la corsa non è inferiore a nessuno sport. Anzi, forse è lo sport più bello di tutti. Non si pratica al chiuso, si sta, quindi, a contatto con l’aria, con la natura. Molti amano correre sulla spiaggia, molti lo fanno su superfici più dure, altri sullo sterrato o sulle piste di atletica. Uno sport antico quanto l’origine del mondo. L’uomo, così come gli animali, nella sua stessa natura ha la tendenza a correre. Non appena il fisico e la crescita glielo permettono. Corsa, footing o running (per far felici gli amanti della “inglesizzazione” del nostro bellissimo idioma): come la si vuol chiamare, la corsa è sempre più praticata ed inizia anche nel nostro territorio ad assumere quella forma di squadra che altrove è già in fase avanzata. Spesso si inizia a correre per perdere qualche chiletto in più. Ma correre fa bene a tutti. In maniera moderata, certo. Ed anche in base alle condizioni fisiche della persona. Tra le varie discipline legate alla corsa, la maratona è la regina di tutte le altre modalità. E tra i tantissimi atleti che ogni anno si allenano, corrono e partecipano a gare nazionali ed internazionali, molti sono proprio del nostro territorio. Iniziamo, con questo numero, a conoscerne uno in particolare:
Domenico Figoli, 40 anni, professione vigile del fuoco, residente a San Lorenzo del Vallo (Cs), ma di origine rossanese. Domenico ha iniziato a correre non moltissimi anni fa, ma durante questi anni di corsa, grazie soprattutto ad un costante allenamento e ad una grande forza di volontà, è riuscito a togliersi belle soddisfazioni. Correndo maratone, mezze maratone, fondi e tante gare. Domenico, insieme alla campionessa Francesca Pandolfo, 42enne di San Donato di Ninea, fa parte della Tiger Running Club Castrovillari. Un gruppo di amici ormai inseparabili: con Domenico e la Pandolfo ci sono, infatti, anche Michelangelo Spingola, 43enne di Spezzano Albanese della Asd Marathon Cosenza, Gregorio Cortese, 56enne ma spirito e gambe da ventenne, ed Andrea Nociti, 38enne di San Lorenzo del Vallo. Tutti e cinque con tanta esperienza alle spalle e chilometri su chilometri macinati in giro per il mondo.Tra le gare più importanti a cui hanno partecipato la maratona di New York (“il top”, dice Nociti che l’ha corsa 4 volte, stabilendo il suo tempo migliore in 2°53’, arrivando 352° assoluto su ben 80.000 partecipanti. Prossimo appuntamento, per lui, il 15 novembre alla maratona di Cuba), quella di Berlino e di Valencia. La maratona si corre su una distanza di 42.195 km, mentre la mezza su 21.097. In Italia le corse competitive sono organizzate dalla FIDAL, o anche da UISP, CSI, AICS, ecc. Spingola, ritornando ai nostri 5 super-amici, che di professione fa il muratore, la sua migliore presentazione l’ha stabilita a Berlino, correndo la maratona in 2°35’20’’, ed arrivando 119° assoluto. Cortese, l’eterno ragazzino (per la sua freschezza atletica), oltre a correre allena anche diversi atleti (di lui dice Domenico Figoli: “Mi ha fatto fare il salto di qualità. Gregorio mi ha inculcato la mentalità della corsa, fatta di allenamenti, sacrifici ed abitudine alla sofferenza durante la gara”). Nella mezza maratona Roma-Ostia ha stabilito il miglior tempo di 1°27’36’’. Ruolino niente male anche per sua moglie, Francesca Pandolfo: sette titoli italiani. Nei 100 metri campionessa italiana nel 2007 e vice-campione nei 200. Su 97 gare in carriera, pensate, per ben 92 volte è salita sul podio. Francesca e Gregorio hanno anche una figlia di 12 anni, Namy, che sta seguendo le orme dei genitori. La corsa, quindi, come possiamo ben capire non ha età. È importante, per restare a livelli buoni, sia l’alimentazione che la preparazione.
«Per noi che lo facciamo come hobby e non per professione, l’alimentazione è importante – dice Spingola – ma soprattutto negli ultimi 15/20 giorni prima della gara. Non mangiare fritture, non bere bevande gassate, non esagerare con il cibo in generale. E poi molti carboidrati, pane integrale, anche la birra non fa male dopo l’allenamento. Certo, senza esagerare
». Per la preparazione
«io corro 5/6 volte a settimana – ci dice Domenico – ma dipende anche per che tipo di corsa ti prepari
». Tra i 10 ed i 15 km al giorno si fanno in scioltezza, per chi abituato. Per preparare una maratona occorrono almeno tre mesi di serio allenamento. È importante anche la scarpa da corsa. Ad esempio sulle piste di atletica si usano anche le chiodate. Su strada e terra le scarpe da corsa. Che hanno caratteristiche diverse in base al corpo dell’atleta. Le scarpe si suddividono in quattro categorie: A1, A2, A3, A4. Per chi desideri informazioni maggiori, vi segnaliamo due siti: quello della Federazione Italiana
www.fidal.it e
www.runningitalia.it. Ed auguri a Domenico e ai suoi amici.