DI JOSEF PLATAROTA Hachiko, film interpretato da Richard Gere ha emozionato tutto il mondo e ha testimoniato l’incommensurabile amore di cui è capace un cane. Giappone, terra nativa del cane di razza
Akita Inu, ogni 8 marzo festeggia il giorno della fedeltà in suo onore. Nella terra dei samurai l’onore è una cosa seria, un marchio distintivo dell’intera cultura nipponica che si declina anche nel mondo degli affetti e in quello lavorativo. Hachiko morì l’8 marzo 1935, all’età di 12 anni e quando era solo un cucciolo venne adottato da un professore universitario di Tokyo, ossia
Hidesaburo Ueno che, per raggiungere l’ateneo usava quotidianamente il treno. Il cane lo accompagnava ogni giorno alla stazione per poi attenderlo, fedelmente, al suo ritorno. Ma, improvvisamente il padrone morì per colpa di un ictus, durante una lezione e spirò. Hackiko, non potendolo sapere, continuò nella sua routine in attesa del suo amico bipede. L’
Akita Inu, divenne così, simbolo giapponese di fedeltà e amore incondizionato e disinteressato. Il cane morì, come già ricordato, l’8 marzo – segno del destino in quanto 8 in giapponese è Hachi – e da allora la sua salma divenne meta di pellegrinaggio e quel giorno iniziò ad essere un giorno di commemorazione nazionale.