L’Ufficio del Giudice di Pace è a rischio soppressione. L’amministrazione comunale tace, non fornisce chiarimenti sul futuro dell'Ufficio giudiziario, non informa sulla sua permanenza, e tutto questo a pochi giorni dalla scadenza naturale dei costi di mantenimento attualmente a carico del Ministero della Giustizia (30 Aprile del 2014), poi tale onere ricadrà sul Comune di Corigliano. Un silenzio ingiustificato che desta sconcerto e allarme negli operatori del diritto, nei fruitori della giustizia, nei cittadini tutti, per il fondato pericolo che si possa consumare l’ennesimo trasferimento presso altra sede con una ulteriore perdita di prestigio per l’intera comunità. Il coordinamento cittadino di Forza Italia ritiene doveroso da parte dell’amministrazione comunale, fare chiarezza circa il destino dell’ufficio giudiziario sulla cui permanenza il comportamento dell’esecutivo è destabilizzante, incerto, privo di risposte. Allo stato non è dato sapere se l’Ufficio continuerà a esistere, quale sia la somma impegnata, certa e non approssimativa; se sia già stato individuato il personale amministrativo da assegnare a tale ufficio. La città tutta, non può perdere un ulteriore servizio che aiuta a dare vitalità al centro storico, sempre più abbandonato a se stesso. Ad ogni modo se si persegue l’obiettivo di depauperare il territorio da altre attività di primaria importanza, magari per mancanza di fondi, è bene mettere in discussione anche quelle società a prevalente capitale pubblico che da sempre risultano in perdita. Tuttavia, nonostante la profonda incertezza sul futuro del presidio giudiziario, nei giorni scorsi l’amministrazione comunale provvedeva a spostare gli uffici dello stesso, da Palazzo “Garopoli” ai locali della scuola "A. Toscano”, con un oneroso dispendio di risorse e notevoli disagi alla comunità. L’ufficio del Giudice di Pace di Corigliano Calabro, come ricordava il dott. Francesco Tocci (Giudice che svolge attività a Corigliano) in un’intervista rilasciata a organi di stampa, oltre a rappresentare un presidio di giustizia, risulta essere uno degli uffici con carico di lavoro più elevato dell’intera provincia cosentina, superiore anche alla vicina Rossano. Il decreto legislativo n°156 del 07.09.2012, “Revisione delle circoscrizioni giudiziarie-Uffici del Giudice di Pace”, all’art. 1, disponeva la soppressione degli Uffici del Giudice di Pace elencati nella tabella “A” nella quale è compreso l’Ufficio del Giudice di Pace di Corigliano, nello stesso decreto legislativo si prevedeva che, nel termine di 60 giorni dalla sua avvenuta pubblicazione, i comuni, che fossero sedi di Uffici di Giudice di Pace, potessero richiedere il mantenimento del presidio giudiziario, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia compreso il personale amministrativo. Tale richiesta venne prontamente effettuata dalla la Commissione Straordinaria, con delibera n°17 del 24.04.2013. Ufficialmente da allora nulla è cambiato in merito alla vicenda Giudice di Pace, eppur nuovi fatti sono sopraggiunti, quali: uno stato delle casse dell’Ente che comunemente viene definito di pre-dissesto (che all’atto pratico si traduce in una mancanza cronica di liquidità di cassa), tale situazione, avrebbe portato più di un Assessore a ribadire che il comune non potrebbe permettersi il mantenimento di un Ufficio Giudiziario; la data del 30.04.2014, riveste importanza fondamentale poiché solo sino a tale data i costi della gestione dell’ufficio saranno ancora in carico al Ministero della Giustizia, da maggio dovranno essere sostenuti del Comune.