1 ora fa:È uscito il Flipbook degli studenti del “Palma” che racconta il Castello Ducale
3 ore fa:A San Basile parte il progetto di lettura “Nati per leggere fin da piccoli”
1 ora fa:Cariati, Le Lampare: «Dai rubinetti scorre acqua sporca e le bollette sono strane»
6 ore fa:Influenza stagionale nella norma: «Sugli ospedali di Corigliano-Rossano non c'è particolare pressione»
31 minuti fa:Nuovo codice della strada, valanga di patenti ritirate sulla Statale 106
1 minuto fa:Guardia Costiera, nel 2024 sequestrate 6 tonnellate di prodotti ittici
6 ore fa:Anche l'Eparchia di Lungro inaugura l'Anno Giubilare
4 ore fa:Francesco Novello entra a far parte dell'équipe di chirurgia di iGreco Ospedali Riuniti
5 ore fa:Presentato al MuMam il nuovo libro di Cataldo Perri "Condoglianze vivissime"
5 ore fa:L’acqua potabile arriva ai Laghi di Sibari

Guardia Costiera, nel 2024 sequestrate 6 tonnellate di prodotti ittici

3 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Durante il trascorso anno 2024, personale del Nucleo operativo polizia ambientale della Guardia costiera di Corigliano calabro ha posto in essere una massiccia e capillare attività di verifica sulla locale filiera ittica, a ogni suo stadio, dal mare ai punti vendita, all’ingrosso e al dettaglio, nonché sulle attività di ristorazione ubicate sul territorio di giurisdizione che si estende su tutto il versante ionico della Provincia di Cosenza.

Obiettivi principali dell’attività sono state la tutela dei consumatori e la salvaguardia della consistenza degli stock ittici, attraverso, rispettivamente, la verifica del rispetto delle prescrizioni inerenti alle informazioni obbligatorie per la tracciabilità del prodotto ittico stoccato presso grossisti, venduto al dettaglio in esercizi commerciali, nonché da ambulanti e somministrato presso ristoranti, e il controllo delle taglie minime di commercializzazione dello stesso prodotto ittico.

I risultati scaturiti da detta attività di verifica 

Dall’ispezione di celle site all’interno di aziende/depositi all’ingrosso, dedite allo stoccaggio e alla vendita di prodotti ittici, veniva rinvenuto un quantitativo pari a kg. 730 di prodotto ittico privo delle informazioni obbligatorie previste dalle vigenti normative per garantirne la tracciabilità; detto prodotto veniva posto sotto sequestro per la successiva confisca, con onere in capo ai trasgressori di avviarlo a distruzione presso ditte autorizzate, in quanto giudicato non idoneo al consumo umano, proprio a causa della carenza di informazioni di tracciabilità; pesanti le sanzioni amministrative comminate, ammontanti in complesso a € 6.000.

Dal controllo di punti vendita al dettaglio, ambulanti e ristoranti, per i quali veniva eseguita la verifica della rispondenza tra quanto offerto sulla carta e quanto effettivamente portato in tavola, emergevano numerose criticità. In particolare i team ispettivi hanno passato al setaccio la rete della vendita e della ristorazione dell’alto Ionio cosentino attraverso mirati accertamenti che si concentravano sulle cucine all’interno delle quali veniva rinvenuto, stipato in frigoriferi e congelatori, un ingente quantitativo di prodotto ittico di ignota provenienza e privo della prevista documentazione di tracciabilità. In diversi casi veniva rinvenuto, altresì, prodotto ittico confezionato, di varie specie, riportante etichette con tempo di conservazione massimo superato. Durante dette verifiche venivano contestate 84 violazioni dalle quali scaturivano altrettante sanzioni amministrative, per un importo totale di € 126.000. L’ingente quantitativo di prodotto ittico posto sotto sequestro, per la successiva confisca, con onere in capo ai trasgressori di avviarlo a distruzione presso ditte autorizzate, ammonta a ben Kg. 4000.

Fenomeni di non secondaria rilevanza contrastati dalla Guardia costiera sono stati, altresì, il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza alimentare (soprattutto per quanto attiene la conservazione del pescato) e l’inosservanza delle disposizioni inerenti all’igiene dei prodotti e dei locali: fattispecie più volete accertate e sanzionate grazie all’insostituibile collaborazione dell’Autorità sanitaria territorialmente competente, intervenuta sul posto quando necessario.

L’attività ispettiva ha riguardato anche il trasporto su strada di prodotti ittici; in detto contesto, durante il controllo di furgoni isotermici adibiti al trasporto, venivano accertate 5 irregolarità ed elevate altrettante sanzioni amministrative, per un importo totale di € 32.000, con il contestuale sequestro di circa 1400 chili di prodotto ittico trasportato – tra cui circa 800 chili di tonno rosso, durante un’attività di controllo eseguita congiuntamente con la Polizia Stradale di Trebisacce, e quasi 400 chili di novellame di sardina, durante verifiche svolte con l’ausilio della Guardia di Finanza di Montegiordano - senza alcuna documentazione utile a stabilirne la provenienza.  

Intensa anche l’attività di pattugliamento eseguita dalla Guardia costiera in mare lungo i 120 km di costa di competenza. Durante le numerose missioni di vigilanza pesca eseguite da unità navali del Corpo sono stati posti sotto sequestro attrezzi da pesca non regolamentari, tra cui circa 2 chilometri di reti da posta illegali e 60 trappole per polpi illecitamente calate in mare.

In due distinte attività di vigilanza e appostamento sono stati, inoltre, colti in flagrante e sanzionati due pescatori di frodo intenti alla pesca subacquea con ausilio di apparecchi autorespiratori. A ciascun responsabile delle violazioni veniva elevata una pesante sanzione amministrativa pecuniaria di € 1.000, mentre la costosa attrezzatura utilizzata, tra cui bombole con erogatori e fucili subacquei, veniva sottoposta a sequestro, in attesa della prevista confisca. Il pregiato prodotto ittico, illecitamente catturato dai pescatori di frodo, in uno dei casi 3 esemplari di cernia, a seguito del giudizio di idoneità al consumo umano espresso da personale del Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, intervenuto sul posto per coadiuvare i militari operanti, veniva donato in beneficienza a un locale istituto caritatevole, mentre, nell’altro caso, che vedeva la cattura di n. 200 ricci, essendo gli stessi ancora vivi, veniva rigettato in mare.

Sempre nell’ambito dei controlli eseguiti in mare, 2 pescatori ricreativi venivano sorpresi a pescare ricci di mare per un quantitativo maggiore rispetto a quello consentito; in detta circostanza venivano elevate le previste sanzioni ammontanti complessivamente a € 2000 e l’ingente quantitativo di ricci rinvenuto veniva posto sotto sequestro e rigettato in mare in quanto ancora vitale.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.