15 ore fa:Futuro digitale e supporto alle famiglie: a Mandatoriccio nuovi progetti di ProCiv e benessere sociale
14 ore fa:Straface sul bilancio 2024 di Co-Ro : «Uno scenario finanziario agghiacciante. Comune verso il dissesto»
13 ore fa:Lorenzo, Francesco e Giuseppe: la storia di un’amicizia che supera le barriere
1 ora fa:Il Polo Liceale di Trebisacce porta in scena la commedia "U’ baccalajul e la purtusara"
14 ore fa:Fame di calcio a Corigliano, l'appello di Elia ad unire le forze
16 ore fa:PD, la "Generazione della Passione" chiede un Partito rinnovato e radicato
15 ore fa:Al Patire una giornata all'insegna dell'arte con l'Associazione Luca Calabrò
5 minuti fa:Morano Calabro: in arriva 65mila euro per l'ammodernamento della biblioteca comunale
16 ore fa:Via libera ai PINQUA: Corigliano-Rossano accelera sulla rigenerazione urbana
16 ore fa:Il Merano Wine Festival punta sui MID per rilanciare la nuova narrazione della Calabria

Lavori Bonus edilizi mai eseguiti: denunciate tre persone a Corigliano-Rossano

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - I Finanzieri del Comando Provinciale Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo diretto, e per equivalente, di circa 5,7 milioni di euro nei confronti di 3 persone fisiche e una società, indagati per aver perpetrato un’articolata truffa aggravata ai danni dello Stato utilizzando illecitamente, in compensazione di debiti tributari, crediti fiscali inesistenti relativi ai cosiddetti “Bonus facciate”, “Ecobonus”, “Recupero del patrimonio edilizio” e “Super Sisma Bonus”. In particolare, i militari della Compagnia di Corigliano-Rossano, a seguito di pregressa attività info-investigativa, hanno sottoposto a verifica fiscale una società operante nel settore della ristrutturazione edilizia, per constatarne la corretta posizione fiscale.

Le successive indagini di polizia giudiziaria hanno consentito di disvelare un sistema fraudolento basato sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti, per la creazione di falsi crediti d’imposta in capo alla società, riscontrando, nello specifico, come la stessa avesse accumulato crediti d’imposta – per oltre 5,7 milioni di euro – per lavori edilizi mai effettuati su immobili di clienti ignari, allo scopo di non versare le ritenute fiscali, i contributi previdenziali e i tributi locali, azzerando il proprio debito nei confronti dell’Erario.

In particolare, i soggetti coinvolti, inoltrando ed accettando dichiarazioni telematiche di interventi agevolabili su fabbricati – anche con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR (Ecobonus, Bonus Recupero patrimonio edilizio, Super Sisma Bonus e Bonus Facciate) – rivelatisi mai eseguiti, ottenevano il riconoscimento di crediti d’imposta inesistenti, inducendo in errore l’Amministrazione Finanziaria.

Tali crediti fittizi venivano poi utilizzati, in compensazione, per “abbattere” debiti verso l’Erario, l’INPS ed altri Enti Locali o ceduti a soggetti terzi e istituti bancari. Nel dettaglio, la fittizietà dei crediti è stata accertata anche sulla base di specifici attività di osservazione e controllo, controlli incrociati, riscontri documentali ed informatici, nonché a seguito delle denunce presentate dagli ignari clienti che si sono visti recapitare dai militari operanti dei questionari in relazione ai rapporti intrattenuti con la società verificata, in esito ai quali è emerso che non erano state effettuate le previste opere di ristrutturazione da parte della società titolare dei crediti di imposta. Pertanto, i riscontri delle indagini hanno permesso di configurare in capo all’amministratore della società, in concorso con un imprenditore suo collaboratore, e con un commercialista diverso dal depositario della documentazione fiscale, le ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, false comunicazioni sociali, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, ed indebita compensazione.

All’esito delle indagini, il Giudice per le Indagini Preliminari presso Tribunale di Castrovillari, accogliendo la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero, nei confronti dei predetti soggetti, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta, e per equivalente, dei beni societari e di quelli delle persone fisiche sottoposte a misura; in esecuzione del provvedimento giudiziario, quindi, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro crediti d’imposta, beni mobili e immobili e altre utilità per circa 5,7 milioni di euro.

L’attività svolta testimonia il costante impegno esercitato dalla Guardia di Finanza sul territorio a tutela della sicurezza economico-finanziaria dei cittadini, ed a contrasto delle forme più insidiose di crimini finanziari, che alterano la leale concorrenza e la libertà imprenditoriale.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.