di FABIO BUONOFIGLIO Urgono “lumi”. Già, perché una
cooperativa di Bagnara Calabra, la “Vitasì”, operante nel settore dei servizi sociali, ha da poco assunto un’affine del sindaco di
Corigliano Calabro,
Giuseppe Geraci. Si tratta della nuora del primo cittadino, moglie del proprio secondogenito Francesco, la signora
Antonella Martilotti, assistente sociale regolarmente iscritta all’albo, selezionata e assunta dalla cooperativa in questione dopo che quest’ultima s’era aggiudicata una gara bandita proprio dal Comune di Corigliano Calabro nel settore dei servizi sociali inerente l’istituzione d’un “Punto unico d’accesso”. «Guarda caso e guarda un po’...», ci sussurra un gruppo di disoccupati, laureati e con titoli di studio e curricula nello stesso ambito dei servizi sociali: «La cosa ci sembra un po’ strana dato che noi passiamo le nostre giornate a cercare lavoro e a spulciare tutti gli annunci, e non ci pare di ricordare d’avere avuto notizia di simili ricerche di personale qui a Corigliano Calabro, e dunque vorremmo domandare pubblicamente al sindaco Giuseppe Geraci se per queste posizioni lavorative la cooperativa “Vitasì” ha reso pubblica la propria attività di selezione dopo essersi aggiudicata la gara attraverso un annuncio per avvisare i coriglianesi e non potenzialmente interessati alla selezione stessa al fine di potervi partecipare; alla cooperativa “Vitasì” – insistono – chiediamo invece possibilmente di pubblicare l’elenco delle persone che ha recentemente assunto a Corigliano Calabro per un servizio pubblico affidatogli da parte del Comune e rivolto alla comunità, giusto per renderci conto e sempre che ciò non costituisca un segreto». Riteniamo giuste e sacrosante le rivendicazioni di chiarezza da parte del gruppo di disoccupati proprio nel settore dei servizi sociali. E ciò – sia altrettanto chiaro – è assolutamente avulso dai giusti e sacrosanti titoli della nuora del sindaco Geraci e dal proprio diritto di poter lavorare nel settore di propria competenza. Tornando ai «guarda caso e guarda un po’» sollevati dal gruppo di laureati e disoccupati nel settore dei servizi sociali, gli stessi ci fanno notare, in merito ai recenti decreti di nomine comunali emessi da parte del sindaco di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci, che l’unico responsabile di settore comunale ad averlo ottenuto per un intero anno solare (Decreto sindacale n. 21 del 31 dicembre 2015) a differenza di tutti gli altri responsabili di settore che sono stati nominati per periodi che vanno dai tre ai sei mesi al massimo, sia proprio la responsabile del Settore Servizi sociali, Tina De Rosis. Fin qui i dati di fatto. Che attendono risposte chiarificatrici da parte di coloro che ci hanno “girato” le domande per il sindaco Geraci e i responsabili della cooperativa “Vitasì”. Ma da Palazzo Garopoli fuoriescono altre eco sul piano delle indiscrezioni. Secondo le quali il primo cittadino Geraci starebbe apprestandosi nella ricerca d’una “soluzione” al fine di permettere l’ingresso in Municipio dell’altra nuora, la signora
Lara Felicetti, moglie del proprio primogenito Gianluigi, terza classificata nella graduatoria concorsuale pubblica vinta dall’ex comandante della Polizia municipale, Luigi Greco, rimosso dall’incarico lo scorso primo luglio e dal sindaco trasferito quale responsabile del Settore Tributi. Il sindaco Geraci – si mormora tra i corridoi del Municipio – starebbe cercando una “soluzione” per la nuora che riesca ad aggirare l’ostacolo delle ormai note prescrizioni da parte della Corte dei Conti al Comune di Corigliano Calabro, quelle contenute nella Deliberazione n. 12/2014, che fa espresso divieto all’ente d’operare qualsiasi tipo d’assunzione. E che riesca ad aggirare pure l’ostacolo di legge che prevede il blocco delle graduatorie comunali aperte dal momento che i Comuni potrebbero assorbire il personale in esubero dei soppressi enti provinciali. E qui – secondo le indiscrezioni “di palazzo” – entrerebbe in gioco la figura del segretario generale del Comune, Salvatore Bellucci. Già, perché, secondo le “gole profonde” di Palazzo Garopoli, se il segretario comunale è rimasto al proprio posto in seguito alle note e gravissime affermazioni nei confronti della commissione straordinaria prefettizia che ha preceduto l’amministrazione Geraci, l’unica ragione risiederebbe in un “patto di ferro” tra lui e il sindaco che prevede l’ingresso della signora Lara Felicetti in Municipio. Sarà vero? Lo scopriremo solo vivendo...