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Centrale Enel: non dire no a tutti i costi

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Aumentano in città gli incontri ed i dibattiti in merito al futuro della centrale Enel di contrada Cutura. Sabato pomeriggio il partito dell’Udc ha promosso un momento di confronto tra le istituzioni e la società civile alfine di discutere insieme delle opportunità e delle future decisioni da prendere.  L’incontro, tenutosi presso la sala rossa di palazzo San Bernardino, ha aperto la via per la costituzione di un tavolo tecnico- politico permanete in cui poter discutere assieme ad associazioni e istituzioni del futuro della Centrale.   Egregiamente moderato dal segretario cittadino dell’Udc, Giovanni Caruso, il dibattito è stato un momento di confronto a cui hanno portato il proprio contributo i vertici dell’Udc ed il Sindaco. Antoniotti ha sottolineato il suo impegno nel trovare una soluzione al problema, cercando di dialogare con  l’Enel che sta dismettendo ben 23 centrali in tutta Italia, salvaguardando  le vocazioni del territorio ma pensando all’emergenza lavoro che attanaglia la città. In merito alla polemica nata con l’opposizione, dopo la visita presso la Centrale di Manfredonia, Antoniotti sostiene che visiterà altre centrali in Italia per trovare una giusta soluzione da portare al tavolo di confronto con la multinazionale dell’energia.  Tra gli interventi salienti della serata quello di Mario Smurra vicesegretario nazionale di Fna, che dichiara: “L’Enel ha dato tanto per la crescita di questa città. La Fna si impegnerà per continuare questo dibattito, non bisogna dire No a tutto ma dobbiamo trovare una soluzione che rispetti le vocazioni del territorio e che dia opportunità di lavoro ai nostri concittadini”. L’incontro è stato arricchito dalla relazione tecnica dell’ingegnere Franco Sciommarello, e dal contributo del capogruppo Udc Giuseppe Mascaro. Tra gli intervenuti, contrari al No a tutti i costi, l’assessore alle politiche sociali e sport Giandomenico Federico. L’assessore al bilancio ed alle attività produttive Sergio Stamile, reduce dalla recente visita alla Centrale di Manfredonia, sottolinea l’intento di mettere in moto la centrale perché fonte di lavoro e di economia,masenon si trovasse accordo si dovrà smantellare. Presenti in sala numerosi consiglieri comunali, associazioni civili e sindacati-Ciro Bacci Fim Cisl,Gino Campana Uil Tec, Giovanni Sisca Cgil. Giovanni Caruso
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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