Giochi dello Sviluppo, Cariati è pronta a partecipare. Lo ha ribadito la sindaca Filomena Greco nel corso del primo incontro preliminare organizzativo. Tenutosti martedì scorso nel locali del Centro Sociale alla presenza dei sindaci dei centri coinvolti, dei dirigenti degli istituti scolastici, di alcuni rappresentanti del Coni, dell’associazione Basta Vittime sulla S.S. 106 e della Consulta degli studenti. Tutti unanimemente d'accordo sul fatto che la
manifestazione sarà un punto dal quale partire. Per dare maggiore slancio al territorio. Ma, come ha sottolineato la sindaca Filomena Greco, «non si tratta di una protesta. Piuttosto, vogliamo portare avanti una proposta.
CARIATI, PROPOSTA NON PROTESTA
C
reare insieme nuove opportunità per la nostra terra. Anche attraverso eventi sportivi, ludici ed educativi come questo. Per esempio le staffette lungo la S.s. 106 saranno di certo l’occasione per riflettere su una delle questioni più spinose. Infatti questa strada, unica via di collegamento per questo nostro lembo di terra, è ad altissimo rischio incidenti. Sarà questo un momento in cui riflettere e analizzare la problematica. Nonché proporre soluzioni e richiedere tempistiche di interventi ai rappresentanti delle massime istituzioni regionali e nazionali».
CARIATI, COINVOLTI COMUNI E SCUOLE DELLA COSTA JONICA
I
Giochi dello Sviluppo fanno parte di un progetto più ampio, Cariati città della Vittoria. Si svolgeranno
dal 21 al 25 marzo 2017 e coinvolgeranno i comuni e le scuole della costa jonica, nel tratto che va
da Sibari a Crotone. All’incontro preliminare che è servito a gettare le basi organizzative, hanno partecipato in tanti. A moderare i lavori,
Santino Mariano, coordinatore di educazione fisica Atp di Crotone. che ha dichiarato: «L’intento dei
Giochi dello Sviluppo è quello di
rendere centrare il ruolo della scuola nel cammino verso la crescita del territorio. Abbiamo scelto lo sport come strumento per coinvolgere i ragazzi. E la scelta è stata mirata».
CARIATI, SI PARTE DALLA MOBILITA'
Si inizierà dalla mobilità. Il primo giorno, gli studenti parteciperanno a una doppia staffetta: partiranno alle prime ore del mattino da Sibari e da Crotone con in mano le due fiaccole olimpiche del 1960 e del 2006 per raggiungere contemporaneamente, da un lato e dall’altro, Cariati. L’arrivo è previsto intorno alle 12. Organizzare tutto non è semplice ma è sicuramente possibile. L’auspicio è che si possa ritrovare l’entusiasmo per affrontare alcune delle tematiche più scottanti per questa zona della Calabria. Che rischia seriamente lo spopolamento. Come è stato segnalato da più parti, le statistiche non sono incoraggianti.
CARIATI, COSA NE PENSANO I RAGAZZI
Bisogna superare il vittimismo e imboccare una nuova strada. Quella dell’intraprendenza partendo dai cittadini ed in particolare dai giovani. Gli adulti hanno fatto proposte. Analizzando le difficoltà. E impegnandosi con molta serietà a portare avanti il progetto. Nel corso del dibattito ha preso la parola anche un rappresentante della Consulta studentesca di Crotone,
Cosimo Mollica. Che ha fatto un appello: «I
Giochi dello Sviluppo sono un progetto entusiasmante. Noi però vi chiediamo di coinvolgerci per davvero. Di lasciarci lo spazio per essere protagonisti.
Siamo stanchi di guardare e basta. Vogliamo fare». Un appello subito raccolto dalla sindaca Greco, che si è detta felice dell'intraprendenza e della partecipazione fattiva dei giovani. «Tutto quello che noi facciamo è per il futuro dei nostri ragazzi. Presto saranno loro a dover amministrare, governare, decidere. E noi, che rappresentiamo l’esperienza, a volte non riusciamo a prevedere come andrà a finire perché siamo poco tecnologici e poco all’avanguardia. Sono convinta che
solo mettendo insieme le conoscenze e le competenze di tutte le generazioni che compongono la società si possa davvero determinare il cambiamento».