55 minuti fa:Violenza e degrado a Schiavonea: «Se non cambia nulla sarò costretto a chiudere»
1 ora fa:La compagnia Codex 8&9 annuncia la data del nuovo spettacolo “Io, mammita e tu!”
15 ore fa:Poliziotto della Penitenziaria di Sibari aggredito da un fanatico musulmano
25 minuti fa:Fillea Cgil Calabria accoglie con favore le nuove nomine di Anas
5 ore fa:Giovanni Manoccio riconfermato presidente della "Matrangolo"
3 ore fa:Sanità, il Pd denuncia: «Liste d'attesa e sistema di prenotazioni fuori controllo»
2 ore fa:Trebisacce, Aurelio sugli aumenti Tari: «Occorre una visione politica responsabile, vicina ai cittadini»
16 ore fa:Messa in sicurezza SS 106: previsti sopralluoghi nei prossimi giorni
4 ore fa:Terminata la fase diocesana della causa di beatificazione di don Carlo De Cadorna
1 ora fa:Molinaro (FdI) chiede il rafforzamento dei controlli interni alle aziende sanitarie per frenare la corruzione

Capo Colonna, Franceschini: "Assicurare massima visibilità e fruizione pubblica del sito"

1 minuti di lettura
Confermo di preferire qualsiasi soluzione tecnicamente realizzabile e finanziariamente sostenibile, diretta ad assicurare la massima visibilità e la fruizione pubblica dei siti archeologici, ciascuno dei quali esprime un valore culturale unico, perché intrinsecamente connesso al territorio di riferimento e per ciò stesso meritevole di tutela e valorizzazione.  È quanto scrive il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini nella sua risposta di sette pagine alla interrogazione del Senatore socialista piemontese Enrico Buemi circa gli interventi riguardanti il sito archeologico di Crotone-Capo Colonna. Relativamente al metodo della copertura delle vestigia archeologiche, il Ministro ha altresì spiegato di attenersi alla doverosa separazione fra azione amministrativa da un lato e indirizzo politico dall'altro; fra valutazioni tecnico-scientifiche, di competenza esclusiva dell'amministrazione, e valutazioni di ordine inverso. In sostanza - scrive Franceschini –  non spetta al Ministro decidere, nel caso singolo, se i reperti archeologici debbano o non essere ricoperti, così come non gli spetta decidere se su un quadro antico debba applicarsi una tecnica di restauro piuttosto che un'altra. Si può aggiungere –  continua –  che a fronte di una valutazione univoca e perentoria degli organi tecnici preposti alla tutela (tutela che, non si dimentichi, ha un diretto fondamento costituzionale) sulle soluzioni da adottare per la tutela di un bene culturale, ogni altro interesse o valore deve esservi necessariamente  subordinato. Ma laddove lo stesso giudizio tecnico-scientifico appare non univoco e prospetta soluzioni diverse, si apre lo spazio ad un bilanciamento fra valori - come ad esempio le diverse forme di valorizzazione di un contesto, oppure i sentimenti o le necessità di una comunità locale - che possono concorrere a orientare la scelta da effettuarsi nel caso concreto. È  appena il caso di ricordare - conclude - che quanto precede non può in alcun modo essere inteso come una abdicazione dalla responsabilità, spettante al Ministro innanzi tutto nei confronti del Parlamento, di vigilare sul buon andamento dell'amministrazione e di indirizzarne l'azione con gli strumenti e nelle forme di legge.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.