Mi corre l’obbligo come Sindaco di Caloveto intervenire in merito alle vicende che, nostro malgrado, stanno interessando la RSA sita in località Dema. Una struttura di proprietà dell’ASP, costruita con i fondi dell’art.20 della legge n.67/88 per n.60 posti letti, che negli anni addietro ha saputo offrire un servizio di alta qualità per le prestazioni erogate ai pazienti fruitori, oltre che fonte di occupazione per diverse famiglie del comprensorio e che, che per una serie di strane vicissitudini, continua ad essere ancora chiusa. La RSA di Caloveto, e quindi la sua riapertura, deve essere tenuta fuori dalla diatriba che si è venuta a creare tra l’ASP di Cosenza, la Regione Calabria, Il Commissario alla sanità e i privati, procedendo al più presto all’indizione della gara d’appalto che porti all’affidamento della sua gestione. La comunità e l’intero comprensorio stanno pagando un duro prezzo, anche in termini occupazionali, per la sua chiusura; diversi lavoratori, che si erano anche prodigati con duri sacrifici personali a tenerla aperta nei periodi più duri, con doppi e tripli turni di lavoro, sono qua ancora ad aspettare speranzosi di poter rioccupare il loro posto di lavoro. E’ inaccettabile che un bando per la sua gestione, dopo la rinuncia dell’AssCoop di Ancona, è stato pubblicato, ritirato e non ancora ri-pubblicato, a distanza di circa 2 anni, essendo oggetto di continue denunce e ricorsi ai vari tribunali. Invito chi di competenza a volere porre in essere, senza indugio, tutti i provvedimenti che portino ad una immediata riapertura della Struttura sanitaria, oppure, diversamente, fare ufficialmente chiarezza! Ribadisco che il bene primario è la struttura sanitaria, sia come punto di riferimento di eccellenza per gli anziani, sia per tutto l’indotto che la sua riapertura potrà portare nel comprensorio, da quello occupazionale a quello a livello di immagine di un territorio troppo spesso depauperato e mortificato. Siamo fiduciosi in una veloce definizione della vicenda e che anche un piccolo paese e chi lo rappresenta possa essere effettivamente ascoltato, dando a Caloveto, ai Calovetesi e a tutto il comprensorio quello che gli è stato ingiustamente tolto!