9 ore fa:Statale 106, ora servono i soldi (veri) per cambiare la geografia della Calabria
10 ore fa:Unical, inaugurata la nuova aula studio aperta fino a mezzanotte e nei weekend
12 ore fa:Questa sera le Agostiniane di Co-Ro in preghiera per la pace
8 ore fa:Straface su Casa Calabria 100: «Passo concreto per la rinascita dei borghi dell'entroterra»
11 ore fa:Spopolamento e desertificazione, Coapi: «Le istituzioni investano sul futuro delle aree interne»
10 ore fa:Regionali, Antoniozzi (FdI): «Puntiamo sulla Calabria perché per Meloni è una regione importante»
11 ore fa:«Parlare di futuro non significa promettere sussidi, ma costruire opportunità»
9 ore fa:Greco (Italia Viva): «La nostra coalizione punta a un risultato in doppia cifra»
7 ore fa:L'appello di Baldino (M5s) agli elettori: «Non votate per amicizia. Questa volta, votate per voi. Non votate più per loro»
8 ore fa:«Non mi sono mai risparmiata per il bene comune e oggi non potevo voltarmi dall'altra parte»

Orgoglio Coldiretti: domani 50mila agricoltori si riuniranno per programmare le battaglie future

2 minuti di lettura

COSENZA - Domani  30 aprile sarà la giornata dell’orgoglio Coldiretti, con non meno di 50mila agricoltori in tutte le province d'Italia che, da nord a sud si mobiliteranno per riunirsi in assemblee per costruire, partendo dalla base, le prossime battaglie che vedranno Coldiretti impegnata nei prossimi mesi in vista anche delle elezioni europee.

«Dalla raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti alla fauna selvatica, passando per le questioni ancora aperte in Europa e arrivando alla moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l'aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali. Tutto - si legge nella nota - nell’anno delle celebrazioni degli 80 anni della più grande associazione agricola d’Italia e d’Europa. In Calabria l’appuntamerento è domani a Villa Santa Caterina  - Montalto Uffugo ore 17.30.  In tutte le aziende agricole sventoleranno le bandiere gialle e campeggeranno in giro per l’Italia striscioni legati alle richieste contro le importazioni sleali, il falso made in Italy o quella per la richiesta di un piano invasi che, soprattutto in questo periodo storico, può e deve diventare un valido alleato contro i cambiamenti climatici».

«Un milione di firme per l’origine. La raccolta firme - riportano - per una legge popolare europea per garantire trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti, sarà uno dei temi principali che affronteranno gli agricoltori, con l'abolizione del codice doganale per l'origine dei cibi che deve diventare una priorità. Non è più accettabile - spiega Coldiretti - assistere a scene come quelle vissute durante la mobilitazione del Brennero, dove si è visto arrivare dei prosciutti, del concentrato di pomodoro, della frutta o della verdura e diventare con l'ultima trasformazione sostanziale a tutti gli effetti dei prodotti italiani. Il 30 aprile sarà l’occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori, che non si può non stare dalla parte dei produttori agricoli che si impegnano ogni giorno a portare sulle tavole degli italiani le eccellenze dei nostri territori e a fermare l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero».

«Fauna selvatica incontrollata emergenza nazionale. Un altro dei temi principali che sarà affrontato durante le assemblee, sarà come detto quello della fauna selvatica incontrollata, diventata da tempo -c ome evidenziato più volte da Coldiretti - un’emergenza nazionale dal punto di vista agricolo e della sicurezza. I cinghiali e altre specie stanno divorando il lavoro degli agricoltori e allevatori, spesso costretti ad abbandonare i propri territori. Mancano i piani regionali straordinari di controllo e degli strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione che sta mettendo a rischio un comparto se pensiamo a quello che sta accadendo con la peste suina in alcune province italiane. Per questo Coldiretti ha già chiesto un intervento immediato per fermare la diffusione della peste suina e tutelare un settore che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy a tavola, con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro e centomila posti di lavoro e con la fauna selvatica che è praticamente l’unico vettore di diffusione della peste suina».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.