La vita è una scelta di campo: la lezione di vita di Gratteri agli studenti di Corigliano-Rossano - VIDEO
Il Procuratore generale di Napoli in città tranquillizza sui numerosi atti intimidatori che affliggono il territorio della Sibaritide: «Situazione sotto controllo». E sulla carenza di presidi dello Stato è caustico: «Chiedete alla politica»
CORIGLIANO-ROSSANO - Il procuratore generale di Napoli Nicola Gratteri arriva a Corigliano-Rossano. Ieri mattina, sotto la pioggia battente, si è presentato puntualissimo nell'aula magna dell'Istituto tecnico superiore "Majorana" a Corigliano-Rossano, dove lo attendevano tantissimi giovani, per presentare il libro "Fuori dai Confini", scritto a quattro mani con il prof Antonio Nicaso ed edito da Mondadori. Davvero tanti i ragazzi desiderosi di ascoltare le parole del magistrato simbolo della lotta antimafia.
L'aula magna si è trasformata subito in luogo di confronto per un dialogo aperto tra gli studenti e Gratteri, quell'uomo, quel calabrese che con tanto coraggio e senso del dovere, in questi anni, ha portato avanti numerosissime inchieste che hanno contribuito a smantellare i presidi di 'ndrangheta in Calabria. Gratteri ha condiviso la sua esperienza e la sua visione con il pubblico presente, lanciando dei messaggi importanti. Come quello sulla necessità di fare una scelta di campo.
Ad accogliere il magistrato c'erano il dirigente scolastico Saverio Madera e Noemi Granata, titolare del Mondadori Store locale. Madera ha presentato con orgoglio i diversi percorsi didattici dell'istituto, diventato fiore all'occhiello dell'istruzione calabrese.
Il magistrato ha sottolineato l'importanza di educare i giovani al lavoro, incoraggiandoli a intraprendere percorsi di studio che possano plasmare un futuro positivo. «La vita è una scelta di campo» ha detto Gratteri, spronando i ragazzi ad impegnarsi negli studi e a non arrendersi davanti alle sfide.
Durante l'incontro, Gratteri ha voluto anche lanciare un appello ai cittadini della Sibaritide e di Corigliano-Rossano, un territorio che continua a subire azioni criminali e intimidatorie. Il magistrato ha riconosciuto i progressi delle forze dell'ordine negli ultimi anni ma ha anche evidenziato la necessità di fare di più. «C'è ancora tanto da fare - ha precisato -ma abbiamo una polizia giudiziaria di qualità e ritengo che ci sia una situazione sotto controllo»
Nel rispondere alle domande riguardanti la carenza di presidi dello Stato e l'assenza di un tribunale, Gratteri è statto caustico: «Dovreste chiedere conto alla politica - ha commentato - perché nel 2010 sono state bloccate le assunzioni nella pubblica amministrazione e in particolare nelle forze dell’ordine. Dovreste chiedere perché dal 2010 a oggi non c’è stata una maggiore attenzione per questo territorio. Noi magistrati - ha poi aggiunto il Procuratore di Napoli - lavoriamo con gli strumenti che abbiamo; noi possiamo sottolineare le criticità ma la programmazione su un territorio, rispetto all’apertura di un commissariato o sull’aumento delle forze dell’ordine o, come nel caso specifico, sull’apertura di un tribunale, sono risposte che deve dare la politica».
Le parole del magistrato hanno, come sempre avviene negli incontro pubblici che presiede, ispirato coraggio e fiducia nel futuro, mentre il suo appello alla politica ha evidenziato la necessità di un processo di verità, che qui, a queste latitudini si sta tendando di fare da diverso tempo ma, purtroppo, con scarsi risultati.