12 ore fa:Anche i Marcatori Identitari Distintivi nel calendario dell’Ente Parchi Marini Regionale della Calabria
12 ore fa:Bimbi, sorrisi e partecipazione vera per il Natale di Saracena
11 ore fa:Ricerca e tutela, il 2025 si chiude con un bilancio positivo per le Riserve di Tarsia e Foce del Crati
13 ore fa:Barbieri al Tg3 per raccontare i piatti tradizionali della Vigilia in Calabria
10 ore fa:Il monito della pedagogista Renzo: «La scuola ha perso voce, autorevolezza e coraggio»
14 ore fa:Il Sindaco di Morano e gli Zampognari in visita ai reparti del "Ferrari" di Castrovillari
11 ore fa:Eco dello Jonio, quando i numeri diventano comunità: ecco il 2025 del glocal che ha scelto di restare libero
14 ore fa:Castrovillari presenta "Civita Nova – Winter Edition" tra i paesi del Pollino
9 ore fa:Quel Natale che suonava al camino... ricordando Salvatore Romanello
13 ore fa:Nei piccoli Comuni la politica esplode in piazza e a Pietrapaola lo scontro diventa pubblico

Occhi all'insù, stamattina nel cielo terso della Calabria una eclissi di sole

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Stamattina nel cielo terso di ottobre si potrà osservare una bella eclissi parziale di sole. In Calabria, grazie a questo periodo di estate prolungata, potremo goderci uno dei fenomeni astronomici più affascinanti che ci sia.

La nostra stella - come spiega Francesco Ladisa su inmeteo.net - si oscurerà grazie alla posizione della luna che si frapporrà fra il Sole e la Terra, «generando un’area di penombra da cui si osserverà appunto una parziale copertura del sole, mediamente attorno al 20%». in Calabria e nel territorio della Sibaritide la copertura sarà attorno al 25%. «Il massimo di copertura si vedrà dalla città di Belluno con un disco solare coperto quasi per il 30%, il minimo invece a Palermo con un disco coperto per il 22%».  Il fenomeno durerà circa due ore: inizierà tra le 11:15 e le 11:35 e terminerà intorno alle 13:20.

Non essendo totale, non vedremo scendere di colpo la notte come accaduto nelle rare eclissi di sole totali (o in cui si è oscurato gran parte del disco solare), ma certamente potremo apprezzare una significativa diminuzione della luce solare.

L’eclissi solare del 25 ottobre fa parte della cosiddetta famiglia Saros, una serie di eclissi separate tra loro da un intervallo di 6.585 giorni, pari a 18 anni, 10 giorni e 8 ore (o 18 anni, 11 giorni e 8 ore, a seconda di quanti anni bisestili cadono nell’intervallo temporale). Tutte le eclissi che appartengono alla famiglia Saros sono molto simili tra loro, dal momento che la Luna si trova pressappoco nella stessa posizione rispetto al proprio nodo (il punto, cioè, dove l’orbita del nostro satellite interseca quella terrestre) e alla stessa distanza dalla Terra. Inoltre, le eclissi Saros avvengono sempre più o meno nello stesso dell’anno; per di più, il fatto che l’intervallo tra un evento e l’altro non sia pari a un numero intero di giorni ma sfasato di otto ore fa sì che la Terra compia ogni volta un terzo di giro in più rispetto all’eclissi precedente, cosicché le eclissi sono visibili da regioni del globo sempre diverse.

Attenzione alla vista: ecco come osservare il sole e l'eclissi

«Per godere dello spettacolo - spiega ancora ladisa - occorrerà munirsi di occhiali o filtri certificati, appositi per l’osservazione del sole senza rischiare di danneggiare i nostri occhi. Guardare il sole a occhi nudi, anche solo per pochi secondi, può essere altamente pericoloso. Il fai da te è assolutamente da evitare: non usate vecchie fotografie, radiografie, vetri affumicati o occhiali da sole, che vi esporrebbero a rischi inutili. Meglio acquistare filtri e occhiali appositi, disponibili anche online a un prezzo tutto sommato contenuto; in alternativa, ci si può servire anche di occhiali da saldatore, purché abbiano un indice di protezione almeno numero 14, reperibili nei negozi di ferramenta».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.