All'ospedale "Giannettasio" ora si palesa anche un problema sicurezza per personale e utenti
Con la nuova gara d'appalto del servizio di vigilanza sparirebbe la guardia armata. I sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente al commissario dell'Asp per avere riscontri e rassicurazioni

CORIGLIANO-ROSSANO - Non solo carenza di personale e disagi, all'ospedale "Giannettasio" di Corigliano-Rossano è forte un altro problema ed è quello legato alla sicurezza del presidio, del personale sanitario e dei suoi utenti.
A mettere in evidenza l'ennesimo buco nero del sistema assistenziale ospedaliero della terza città della Calabria sono i segretari delle organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, Fisascat Cisl e Uil tucs, Andrea Ferrone, Angelo Scarcello e Luciano Campilongo che hanno chiesto un incontro al commissario dell'Asp di Cosenza, Antonello Graziano, relativamente alla vicenda «sull'affidamento, ad una azienda locale, del portierato dell'ingresso principale del nosocomio cittadino (cd "sbarra")», sottolineando come questo sia un «obiettivo sensibile - precisano i sindacati - in quanto unico accesso per auto ed ambulanze nonché punto di controllo del perimetro del presidio».
Con la nuova procedura di affidamento si sarebbe, di fatto, tolto il servizio alla guardia particolare giurata armata, «come da prassi oramai consolidata negli anni».
«Nei mesi scorsi - si legge nella nota iniviata dai sindacarti - avevano guardato con favore al rafforzamento del servizio armato del pronto soccorso con l'innesto in Asp della seconda guardia giurata. Si evitava che un solo lavoratore si trovasse a gestire contemporaneamente l'ingresso, lato monte, e pronto soccorso, soprattutto dopo il ripetuto verificarsi di eventi violenti, sempre più frequenti anche a causa del grande afflusso di pazienti e dei parenti che, da Corigliano-Rossano e tutto il basso Jonio, lì arrivano».
In vista dell'approssimarsi l'indizione della gara di appalto per il servizio di vigilanza e portierato dell'Asp, i sindacati confederali non riescono, però, a comprende la motivazione di eliminare la figura della guardia armata.
«Cosa dobbiamo aspettarci?» È quello che chiedono i tre sindacalisti al commissario Graziano in attesa che lo stesso convochi l'incontro richiesto, «al fine di fare chiarezza sull'attuale situazione e soprattutto per capire quale futuro attende l'ospedale, sotto il profilo del controllo e della gestione della sicurezza di cittadini ed anche dei medici ed operatori sanitari che, ogni giorno, vivono e lavorano nel plesso ospedaliero».