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Concluso il convegno sulle concessioni balneari organizzato da Aiga e da Siaa di Co-Ro

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CORIGLIANO-ROSSANO – il primo giorno del convegno regionale “Demanio marittimo, bene comune e risorsa economica. Le concessioni balneari: iniziativa privata e funzione sociale. Il difficile equilibrio nel sistema delle tutele” ha coinvolto numerosi esperti ed operatori di settore.

Organizzato da dalla sezione di Rossano dell’associazione Italiana giovani avvocati (Aga), dalla Siaa (Società italiana avvocati amministrativisti) e con L'eco dello Jonio come media sponsor, ha aperto i lavori con il saluto del presidente del consiglio comunale Marinella Grillo, coordinati e introdotti da Luca Candiano, presidente Aiga – sezione di Rossano, sono seguiti gli interventi e le relazioni della professoressa Laura Lamberti dell’Università della Campania Vanvitelli, del professore Alfonso Celotto, docente di diritto costituzionale all’Università Roma 3 e dell’avvocato Antonio Capacchione, presidente del sindacato balneari (Sib).

Una questione complicata è difficile da risolvere, ora che la sentenza emanata dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, fissa alcuni punti fermi sulle concessioni balneari.

«Il nodo protratto negli anni, si è ingigantito a tal punto che è difficile da gestire – afferma Nicola Candiano, delegato circondario Siaa – da una Direttiva Ue del 2006 che, in rispetto al principio di libera concorrenza, bandiva le concessioni balneari, l’Italia non l’ha recepita nel proprio ordinamento, ovviando al problema e concedendo proroghe anche fino al 2033». Ma si sa, con l’Europa non si scherza e ci ha pensato il Consiglio di Stato ad accelerare i tempi parlamentari, che deve risolvere la questione entro il 2023.

Quello che ci si chiede è, i gestori che fine faranno: «Il punto è proprio questo, come possono essere tutelati gli interessi di imprese, per lo più famigliari, che hanno basato la loro sopravvivenza proprio con queste attività per anni. Bisogna inoltre capire, che conseguenze avrà tutto questo sull’economia calabrese, con chilometri di costa che fanno gola alle multinazionali estere, che con la potenza economica di cui dispongono, possono accaparrarsi le concessioni bandite senza troppi problemi» spiega Candiano.

Chiaramente chiediamo al nostro interlocutore quali sono le garanzie per gli imprenditori del settore: «E’ quello che cercheremo di focalizzare in questo convegno, è previsto il pagamento della struttura al precedente titolare della concessione – afferma Nicola Candiano – ma è chiaro che questo non basta a chi ha dedicato per anni il suo lavoro e ha investito in queste attività».

Dalle attente e puntuali parole di Nicola Candiano ci rendiamo conto che se non gestita in modo adeguato, la Direttiva europea potrebbe avere conseguenze catastrofiche per la Calabria.

Una parentesi toccante quella che ha visto protagonista Inna Ileanova, presidente Aiga Ucraina, in collegamento streaming, in cui la giovane avvocatessa ha raccontato il momento vissuto attualmente dalla classe forense in Ucraina. A lei, in segno di solidarietà nei confronti di tutti colleghi ucraini, l’Aiga di Rossano, ha assegnato l’attestato simbolico di partecipazione.

Coordinati dall’avvocato Oreste Morcavallo (Siaa) i lavori della seconda sessione in programma di sabato 23 aprile, sono iniziati con la relazione di Nicola Durante, presidente del Tar Salerno seguiti da una tavola rotonda. Coordinati dall’avvocato Nicola Candiano, delegato circondario Siaa, hanno partecipato il professore Luigi Marattin, presidente della Commissione finanze della Camera Deputati, il sindaco di Corigliano–Rossano, Flavio Stasi e l’assessore al turismo, marketing territoriale e mobilità della Regione Calabria Fausto Orsomarso.

L’assessore regionale ha fatto il punto sulla questione parlando della linea che la regione ha intrapreso con fermezza, sul tavolo del confronto nazionale: «Ribadendo i miei complimenti agli organizzatori per questo importante ed ulteriore momento di confronto e di approfondimento, colgo l’occasione per confermare che il contributo dato dalla Calabria al dibattito nazionale, complesso e difficile, su questa questione continua ad essere di elevata qualità. E ciò rappresenta un motivo di orgoglio regionale».

«Come sapete le posizioni in Parlamento erano e restano differenziate. Per quel che ci riguarda, pur condividendo l’esigenza di abbassare i toni e di preferire un approccio più prudente, come Fratelli d’Italia riteniamo che vi sia ancora spazio per ridiscutere in sede comunitaria contenuti, perimetro e applicazioni di una direttiva europea che di fatto danneggia quella è riconosciuta come una specificità italiana – afferma Orsomarso - mi riferisco al settore balneare nazionale che non soltanto produce una parte importante del Pil e che dà lavoro a tante famiglie, ma di una diversa visione dell’accoglienza che rende distintivo il nostro turismo e ne rappresenta il vantaggio competitivo».

«Perché per noi non si tratta di difendere soltanto dei servizi, ma la nostra costa che è bene di tutti – puntualizza l’assessore regionale - in questa cornice e con questa consapevolezza, come Regione Calabria abbiamo messo a disposizione 10 milioni di euro per la riqualificazione della nostra offerta balneare, abbiamo ricevuto tante domande che sono andate in porto e hanno consentito già la scorsa estate di migliorare i servizi e così sarà per il futuro».

«Continueremo a ritenere che decidere a chi affidare le proprie spiagge debba essere una prerogativa nazionale da difendere nelle sedi opportune, a Bruxelles come a Roma. Chiariamoci però: non serve il classico compromesso all’italiana, ma una soluzione che tuteli più esigenze, inclusa quella della dell’identità turistica nazionale e delle nostre regioni». Parole rassicuranti quelle di Orsomarso, che sicuramente ribadiscono l’impegno della regione nel tutelare l’interesse degli operatori di settore e anche tutto il territorio calabrese.

Una battaglia che ancora non vede fine e con molteplici interessi in ballo, soprattutto stranieri, l’Italia infatti, con i suoi 8 mila km di costa, di cui 780 km quelli calabresi che, lo ricordiamo, rappresentano circa il 20% del totale italiano, lo sappiamo bene, fa gola a tutti.

 

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive