Da domani la pensione si paga (allo sportello) solo con il green-pass: multe fino a 1.000 euro per chi non lo ha
Green pass Italia e obbligo vaccinale per over 50, da domani 1 febbraio arrivano le nuove regole con la stretta anti Covid decisa dal governo. E intanto Bassetti avverte: «A primavera via tutte le restrizioni. Va messo un punto»
ROMA - Mentre da domani in Italia (e solo in Italia) scattano misure ancora più severe per arginare l'emergenza pandemica da Covid-19, con il green-pass ormai necessario per qualsiasi azione sociale, c'è chi sulle misure adottate dal governo suggerisce di tirare il freno a mano. E sicuramente non è una voce poco autorevole. Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive ‘San Martino’ di Genova e tra i "guru" dell'infodemia pandemica, intervistato da Libero, infatti, avverte tutti: «A primavera via tutte le restrizioni. Va messo un punto perché la gente non ne può più». E anche a ragion veduta.
Intanto, però, da domani le maglie delle restrizioni si restringeranno ancora di più. Dall'1 Febbraio, infatti, scatta la stretta anti Covid decisa dal governo su negozi, posta, dal tabaccaio, ma anche la multa per quanti, superati i 50 anni, non saranno vaccinati. Per andare a ritirare la pensione allo sportello o per andare a compare le sigarette, infatti, servirà il green-pass base che si ottiene con il vaccino, se si è guariti dal Covid, o con un tampone negativo effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 ore se rapido.
Il certificato verde, inoltre, sarà necessario anche per entrare negli uffici pubblici, negli uffici finanziari e nelle attività commerciali (ossia i negozi). E per le persone che accederanno senza green pass ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione si applica al soggetto tenuto a controllare il possesso del Green pass se omette il controllo.
Inoltre, sempre da domani, scatteranno le sanzioni per tutti gli over 50 (salvo chi ne è esentato per motivi di salute) che non saranno vaccinati contro il covid: per tutti coloro che non saranno in regola con l’obbligo vaccinale, infatti, sarà prevista una sanzione di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle Entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali.
Intanto, però, c'è chi critica - anche con fermezza - le decisioni del governo. È Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive ‘San Martino’ di Genova. Che nell'intervista rilasciata a Libero evidenzia tutte le incongruenze e le contraddizioni del nuovo decreto anti-Covid.
Secondo Bassetti, dovremmo essere già tornati alla normalità: «È chiaro che il virus circola e lo farà ancora per parecchio tempo, così come purtroppo continueranno a esserci dei morti, però che un Paese di 60 milioni di abitanti consideri un'emergenza assoluta avere 1.500 persone in terapia intensiva mi sembra davvero esagerato. Quanto a Omicron2, è la fotocopia di Omicron1, un po' più contagiosa. L'impatto su chi la contrae è il medesimo. In Danimarca, dove Omicron2 è diventata prevalente, c'è stata una riduzione dei ricoveri a fronte di un aumento del 50% dei contagi. Altro dato importante: da uno studio inglese emerge che con tre dosi il vaccino è ancora più efficace contro questa sotto-variante. Serve il coraggio, come comunità scientifica, di convincere la politica e in particolare il ministero della Salute, che questo virus grazie ai vaccini e all'immunità naturale nella stragrande maggioranza dei casi non si evolve più in forma grave. Se arriverà il Sars-CoV-3, faccio un esempio - lo dico a scanso di equivoci - non va tamponato di nuovo il mondo intero».