I vigili del fuoco di Corigliano-Rossano perfezionano le tecniche di salvataggio
Si sta svolgendo in questi giorni, lungo le coste ioniche, una complessa attività di formazione di autoprotezione in ambiente acquatico che porterà alla formazione di 10 nuovi agenti del Vvf
CORIGLIANO-ROSSANO - Per diventare eroi serve coraggio ma occorrono anche tantissimi competenze. Come quelle che storicamente hanno, nella percezione comune, i Vigili del Fuoco italiani. Li vediamo sempre in prima linea nei momenti critici e sempre, senza alcun timore, sono sempre li a portare aiuto e soccorso alle persone in difficoltà. Li abbiamo visti all'opera durante il terremoto in Abruzzo piuttosto che nella strage di Rigopiano. C'erano sempre loro, inoltre, a togliere la gente dalle case durante la terribile alluvione di Corigliano-Rossano il 12 agosto 2015 o a soccorrere le persone isolate dopo l'esondazione del Crati del 28 novembre 2018.
I Vigili del fuoco sono, per tutti noi, un presidio di sicurezza e un'ancora di salvataggio in ogni occasione. Ma non si diventa eroi - lo dicevamo - a caso. Serve acquisire competenze. Ed è così che gli agenti dei Vvf, parallelamente al loro lavoro, si impegnano nell'aggiornare il loro lavoro. E prorpio in questi giorni per 10 di loro, operanti nel distaccamento di via dei Normanni a Rossano, è tempo di upgrade.
Agli "ordini" di due esperti istruttori della caserma provinciale di Cosenza, un gruppo di pompieri sta perfezionando le tecniche di salvataggio acquitiìco. Per l'esattezza stanno effettuando, lungo le coste coriglianorossanesi, all'altezza di Torre Pinta, un corso di protezione in ambiente acquatico: dall'utilizzo dei mezzi anfibi e dei natanti di soccorso in mare per finire al salvataggio costiero. Una full immersion di sudori e nuove nozioni che saranno utili a salvare sempre più vite