Giornata della Memoria, tutti i messaggi dal mondo delle Istituzioni
Dal Presidente della provincia Iacucci, al vice sindaco di Crosia Cavallo. Ecco le riflessioni del mondo politico in ricordo dell’Olocausto
CORIGLIANO-ROSSANO – Oggi, nella 21esima Giornata della Memoria e a 76 anni dall'apertura dei cancelli di Auschwitz che hanno svelato al mondo l'orrore dello sterminio ebraico, il modo della politica lancia messaggi di monito perché «Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo»
PD Rossano: «Attenzione a rigurgiti sovranisti»
Prendendo in prestito le parole di Anna Frank e Primo Levi il Partito Democratico dell’ex area urbana di Rossano rende omaggio alle vittime dell’Olocausto, aggiungendo che: «Nella "fabbrica della morte" furono uccisi almeno 1 milioni di prigionieri. Pericoli che purtroppo ancora oggi l'Umanità corre per rigurgiti a cui assistiamo, alimentati da forze ispirate al sovranismo e al nazionalismo, ma a cui non possiamo e non dobbiamo assuefarci».
Il presidente della Provincia, Franco Iacucci: «Impariamo dal Passato. La politica non resti cieca dinanzi ai profughi»
Il Presidente della Provincia, invece, parte da una riflessione sul passato, per riportare l’attenzione anche al presente: «Bloccati dal gelo e dal rischio di contagio alcune migliaia di migranti stanno cercando di sopravvivere nel nord della Bosnia-Erzegovina senza elettricità, acqua potabile e cibo in un luogo con temperature spesso sotto lo zero. Uomini e donne di ogni età, neonati e bambini “respinti” senza pietà da una politica cieca che rischia di generare una catastrofe umanitaria».
Il vice sindaco di Crosia, Gemma Cavallo: «Questo giorno ci insegni ad affrontare con più coraggio questo periodo di pandemia»
«C'è un legame stretto – afferma - tra la Shoah, l'orrore dello sterminio ebraico e quello che sta accadendo nel nostro tempo. La Pandemia non ha solo messo in evidenza il nervo scoperto di una rete sanitaria poco efficiente ed insufficiente a dare servizi ai cittadini ma ha svelato paure recondite e nascoste; ha riportato in auge la paura del "diverso". Ecco, la giornata della Memoria quest'anno ci lancia un doppio messaggio: quello del ricordo di uno degli eccidi più crudeli del nostro tempo e il monito attualissimo affinché in questa battaglia dei nostri giorni, contro il Covid-19, ci ritroviamo ad essere tutti più solidali, fiduciosi e uniti attorno alle Istituzioni e alla scienza».
Chiarello (sindaco di Campana): «La memoria è l'arma più forte che abbiamo»
«La Giornata della Memoria non può e non deve essere un evento che si esaurisce ogni 27 gennaio ma uno dei 365 giorni in cui esercitiamo il ricordo contro ogni tipo di revisionismo legato a ideologie che la storia ha condannato e che dovremmo esserci lasciati ormai alle spalle da tempo». Queste le parole del sindaco di Campana Agostino Chiarello che in occasione della Giornata della Memoria 2021 ha inteso lanciare un messaggio alla comunità. «La memoria e la cultura - ha aggiunto - sono le due armi a disposizione che abbiamo per assicurarci che non si ripeta mai più nulla del genere che il rispetto della vita umana diventi elemento fondamentale su cui basare il nostro essere cittadini, e prima ancora abitanti del mondo»
Umberto Mazza (sindaco di Caloveto): «Promuovere la cultura della solidarietà»
«L’emergenza Covid non freni i processi virtuosi di sensibilizzazione ed educazione civica, di promozione dei valori positivi della pace e della condivisione, del rispetto e della tolleranza. Continuare a mantenere alta l’attenzione e coltivare la cultura della solidarietà e della prossimità significa sradicare l’odio e la violenza dai terreni dell’ignoranza e dell’indifferenza».
Sergio De Caprio: «Vicini al popolo ebraico»
«Oggi ricordiamo i bambini le famiglie del popolo ebreo massacrati nei campi di concentramento tedeschi. Stiamo accanto a loro, accanto a questo popolo che ha sofferto, ritenendoci anche noi vittime di chi crede nella superiorità, nel predominio. La Calabria non sta con questi dominatori. La Calabria è unita accanto al dolore di quelle famiglie e di quel popolo. Esprimiamo il massimo disprezzo per quelli che hanno praticato la tortura e lo sterminio e per quelli, tantissimi, che sono rimasti a guardare».
Filomena Greco (sindaco di Cariati): «La memoria e l'identità condivise di un popolo siano priorità della agenda amministrativa e politica»
«La conoscenza umile della storia, la consapevolezza laica del passato e la percezione lucida delle catastrofi, dei genocidi e dei crimini contro l'umanità perpetrati in tutte le guerre di ieri e di oggi, restano il solo vero vaccino contro il ripetersi, ovunque nel mondo, del virus delle ingiustizie e di tragedie così immani».