di FRANCO MAURELLA L'Alto Jonio cosentino non ha problemi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e la raccolta differenziata è diventata un obiettivo comune a tutti. Tutti i comuni infatti hanno avviato la differenziata, o stanno per farlo, attraverso quel metodo porta a porta che garantisce una raccolta capillare di tutte le tipologie di rifiuti.
Addirittura con presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, i sindaci dell’Alto Jonio già presentarono un progetto per un sito autonomo per la raccolta degli Rsu e chiesero un finanziamento pari a 12 milioni di euro per realizzare un impianto di trasformazione dei rifiuti, sulla base di un progetto già realizzato in Svezia.
Comune pioniere della raccolta è Amendolara che lo ha avviato sin dai tempi in cui sindaco della cittadina era Mario Melfi. Con
Antonello Ciminelli alla guida della cittadina, l’intento amministrativo è di aumentare la percentuale, già buona, di raccolta differenziata.
A Roseto Capo Spulico la differenziata sta per essere avviata mentre si spendono annualmente circa 500 mila euro per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, la spazzatura e la pulizia del paese. I rifiuti solidi urbani di tutto il comprensorio dell’Alto Jonio vengono conferiti alla Stazione di stoccaggio e compattazione presente nell’isola ecologica ubicata nell’area industriale di Villapiana.
Unico comune del comprensorio a non conferirvi gli rsu è Trebisacce che ha affidato l’appalto del servizio di igiene urbana, a seguito di apposita gara, alla ditta Servizi Ecologici di Marchese Giosè di Tarsia ed alla ditta Citynet di San Lorenzo del Vallo. Il servizio è omnicomprensivo della raccolta porta a porta, dello spazzamento manuale e meccanico, dei costi e dei ricavi per lo smaltimento e/o recupero dei materiali, per un importo annuo di circa 745 mila euro.
Diverse le piattaforme di conferimento della raccolta differenziata utilizzate dalla ditta appaltatrice: per i Codici Europei di Rifiuto (C.E.R.), relativi agli ingombranti, carta, multi materiali (plastica, vetro, alluminio ecc.), e per il cartone, la piattaforma di conferimento è ubicata a Tarsia ed è direttamente gestita dalla società Marchese. Per il rifiuto tessile la piattaforma di conferimento è sita in Andria ed è gestita da Cannone srl; per i biodegradabili, la piattaforma di conferimento è sita a Rende, gestita dalla Calabra Maceri e Servizi spa. Dunque, per i non differenziati il conferimento avviene nell’impianto sito a Rossano, in località Bucita gestita dalla Ecologia Oggi spa e nell’impianto di Celico, località San Nicola, gestita dalla Miga srl; per i rifiuti biodegradabili la piattaforma di conferimento è sita a Rossano in località Bucita gestita dalla Ecologia Oggi spa.
“Spesso – puntualizza l’architetto Egino Orlando responsabile comunale del servizio ambiente di Trebisacce -, l’impianto è fuori uso ed il rifiuto umido viene declassato in Rsu con costi aggiuntivi per il Comune di circa 25.000 € per l’anno 2014 e una percentuale di Rd in meno dei circa il 10%”. La stazione di snodo per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani dell’Alto Jonio è dunque rappresentata dalla stazione di stoccaggio di Villapiana, gestita dalla BSV (Business Service Villapiana), che ha nel suo
core business, tra gli altri, i servizi inclusi nell’insieme di attività relative alla pulizia e all’igiene ambientale: pulizia urbana, raccolta rifiuti, quali ingombranti sfalci d’erba, rea; pulizia e livellamento della spiaggia, stazione di trasferenza in cui conferiscono i 15 comuni dell’Alto Jonio.
A Villapiana, lo smaltimento del tal quale costa 167 euro a tonnellata e, annualmente, le tonnellate di rifiuti solidi urbani smaltiti sono circa 12 mila. Amministrazione e Bsv hanno già avviato un processo di differenziazione presso tutte le attività commerciali del territorio. Inoltre, in previsione dell’avvio della stagione estiva, tutti gli stabilimenti balneari e nei villaggi turistici verrà promossa un’iniziativa della Lega Ambiente per la raccolta differenziata.