Fine settimana molto intenso per i soccorritori intervenuti nelle ricerche di alcuni dispersi in Sila; numerose le richieste di aiuto pervenute al numero d’emergenza 112. Le attività di ricerca e soccorso da parte dei militari dell’Arma di Cosenza sono proseguite senza sosta nel corso del fine settimana per cui è stato necessario attivare in ben 2 casi su 4 il Piano Provinciale per la ricerca delle persone scomparse adoperato dalla Prefettura di Cosenza. Grazie al tempestivo intervento da parte dei militari operanti che dopo aver ricevuto le segnalazioni delle scomparse al numero di emergenza 112 e alle immediate ricerche attivate e condotte con la preziosa professionalità dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e del Soccorso Alpino e Speleologico, tutte le segnalazioni di scomparsa si sono concluse positivamente con il ritrovamento in buone condizioni di salute dei cercatori di funghi dispersi. Nel caso più semplice, il primo ritrovamento è avvenuto a seguito della una segnalazione giunta alla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri, verso le ore 11:00, da parte di due persone che riferivano di essersi persi da alcune ore fra le montagne della Sila cosentina. In tale circostanza, i militari della Stazione di Camigliatello Silano (CS) riuscivano a mettersi immediatamente in contatto telefonico con uno dei due, a cui venivano spiegate le modalità con cui attivare la localizzazione ed il successivo invio della posizione GPS mediante l’uso dell’applicazione “Whatsapp”. Attraverso la localizzazione, avvenuta con successo, i militari riuscivano a delimitare l’area di interesse delle operazioni di salvataggio, individuandola nel comune di Spezzano della Sila (CS), nella parte montana e boschiva a valle della nota “Strada delle Vette”. I militari operanti pertanto si inoltravano immediatamente a piedi per circa 2 chilometri, individuandoli alle successive 12:30 circa. Grazie al tempestivo intervento da parte dei militari operanti i due soggetti dispersi venivano ritrovati in buone condizioni di salute e successivamente venivano riaccompagnati presso le proprie autovetture per far rientro presso le proprie abitazioni. Nel medesimo pomeriggio le richieste di aiuto si sono susseguite una dietro l’altra. In un primo caso, il cercatore di funghi, a seguito della diramazione delle ricerche, è stato rintracciato su Monte Botte Donato da una pattuglia dei Carabinieri Forestali. Un altro, invece, più sfortunato, ha trascorso l’intera notte all’addiaccio. In particolare, la sua scomparsa era stata segnalata da un amico che dopo averlo sentito gridare ripetutamente “aiuto” tra i boschi, non riuscendo a raggiungerlo per portarlo sulla via del ritorno, dato anche il fatto che le sue grida con il tempo erano pian piano svanite, ha deciso di raggiugere alle ore 20:30 circa, la locale Stazione CC per allertare i soccorsi. Nonostante l’ora tarda, dopo la richiesta di ausilio formalizzata dalla Compagnia Carabinieri di Cosenza, la Prefettura ha immediatamente allertato la compagine dei soccorritori disponendo l’impiego di tutte le unità reperibili in zona. Le ricerche, fortunatamente, protrattesi durante tutta la notte, condotte in uno sforzo sinergico tra le varie componenti dei Vigili del Fuoco, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Soccorso Alpino e Speleologico di Camigliatello, si sono concluse alle prime luci dell’alba con il ritrovamento del disperso. Lo stesso, impossibilitato a camminare per le ferite riportate agli arti inferiori a seguito di caduta, è stato rinvenuto in zona particolarmente impervia. A cause delle difficoltà riscontrate dalla natura del terreno sconnesso e della sicurezza della persona ferita, le operazioni di salvataggio sono durate alcune ore, ben riuscite anche grazie all’intervento del personale del 118. L’ennesima richiesta d’aiuto è sopraggiunta nella tarda mattinata di domenica, dove un 68 enne, conoscitore di zona, ha fatto perdere le proprie tracce in Lorica, località Mellara. Lo stesso, grazie alla sinergica ed efficace collaborazione dei corpi coinvolti nelle ricerche, impegnati alacremente, veniva rinvenuto in buono stato di salute, anche se po’ infreddolito e disidratato, prima dell’imbrunire in località Coppo di Casali del Manco (CS). Consigli per i ricercatori di funghi Con la fine dell’estate si riapre la stagione micologica autunnale, tradizione molto radicata in tutto il territorio silano e, come tutti gli anni, sono molti gli appassionati che si avventurano all’interno dei boschi. Spesso si incorre purtroppo in spiacevoli episodi, quali malori, perdita dell’orientamento, ferite. Al fine di far fronte a simili incidenti e di esercitare la raccolta in sintonia con le norme, è bene ricordare alcune semplici regole che permetteranno ai cercatori di funghi di vivere in serenità la propria esperienza, immersi nella natura. È bene ricordare pertanto: - di non avventurarsi mai da soli e soprattutto, per ogni evenienza, di informare familiari o conoscenti circa la meta da raggiungere, l’ora presumibile del ritorno e l’itinerario da seguire; - di alimentarsi in maniera ottimale prima della partenza per un’escursione in montagna, evitando così di andare incontro a fiacchezza o perdita delle forze. È inoltre importante dosare il proprio sforzo nel corso dell’attività di escursione tenendo conto della propria preparazione psicofisica; - di evitare di mettersi in marcia molto tardi, evitando così di rimanere al buio con l’approssimarsi del tramonto: ciò infatti potrebbe causare un’immediata perdita dell’orientamento con conseguenti errori di valutazione sul sentiero del ritorno; - di attrezzarsi con un abbigliamento adatto all’ambiente che si intende visitare, portando con sé tutto ciò che si ritiene necessario: è bene indossare più capi sovrapposti, i quali poi saranno impiegati a seconda delle condizioni meteo che si troveranno in altura e ricordandosi inoltre di indossare calzature comode che proteggano piedi e caviglie dalle sconnessioni sui sentieri impervi. Può, in questi casi, avere un’importanza fondamentale un giubbotto ad alta visibilità o con catarifrangenti in modo da essere individuabili nel più breve tempo possibile in caso di richiesta di soccorsi; - di portare con sé un kit di emergenza, costituito da una cassetta di pronto soccorso, torce, un fischietto, corde, accendini, acqua e cibo nonchè dispositivi - smartphone o altri dispositivi elettronici in grado di poter segnalare la posizione GPS utile alla localizzazione in caso di smarrimento. Può capitare a tutti di perdersi in montagna: un ambiente impervio, ostico, nel quale anche i migliori escursionisti possono smarrirsi. Oltre a seguire questi consigli pratici, adeguando la propria condotta all’ambiente circostante ed al rispetto delle norme, è bene sempre tenere a mente il numero di emergenza 112, attraverso il quale l’Arma dei Carabinieri, da sempre vicina alla popolazione grazie alla sua capillare diffusione sul territorio nazionale, potrà immediatamente attivarsi per rispondere con tempestività e prontezza alle richieste di soccorso.